Il Sindacalista eugubino della Spi-Cgil: “Per un lavoratore e lavoratrice che ha perso il proprio lavoro rimane molto bassa la probabilità di accedere a un nuovo contratto, e questo riguarda prevalentemente le donne e alcuni lavori legati al turismo o al commercio”
GUBBIO – Alessandro Piergentili, sindacalista della Spi-Cgil, ci fornisce un quadro della situazione economico e sociale del territorio eugubino fortemente aggravato dagli effetti della pandemia.
Cresce la disoccupazione
“Il 2020 sta volgendo al termine – spiega Piergentili – anche per il territorio eugubino è stato un anno terribile, si conclude con una situazione dal punto di vista economico alquanto precaria. In modo particolare, seppur ci sono stati a luglio e agosto timidi segnali di ripresa dovuti molto a flussi turistici, ha però lasciato nel territorio delle ferite profonde.
Abbiamo registrato, almeno nel mese di ottobre, un incremento del 40% della domanda di indennità di disoccupazione, per un lavoratore e lavoratrice che ha perso il proprio lavoro rimane molto bassa la probabilità di accedere a un nuovo contratto, e questo riguarda prevalentemente le donne e alcuni lavori legati al turismo o al commercio”.
Attività manifatturiere
“Nelle attività manufatturiere, da quelle più grandi come la produzione del cemento, a quelle di medie dimensioni o più piccole, – continua Piergentili della Cgil – la situazione è stata quanto meno altalenante, con periodi di fermo quasi totale che ha portato molti lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione”.
Le partite Iva
“La situazione più preoccupante riguarda le figure meno protette del mercato del lavoro, come le partite iva o attività del piccolo commercio che hanno avuto una contrazione molto forte e ancora non c’è la possibilità di vedere una risalita”.
Famiglia e sanità
Piergentili ci spiega come il tessuto famigliare e sanitario siano fortemente cambiati e compromessi in questo momento difficile.
“Le famiglie hanno avuto una forte contrazione nelle loro entrate e questo si riflette sulle attività legate al consumo, vi è la tendenza delle famiglie di accumulare risorse per incrementare il risparmio.
Sul piano sanitario siamo un po’ preoccupati perché la popolazione eugubina è una popolazione più anziana rispetto alla media nazionale, il 26% è rappresentata dai persone con più di 75 anni e il 9% dagli oltre ottantenni , questo influisce molto sulla tenuta del servizio sanitario.
C’è anche il rischio che queste persone non si rivolgano alle strutture sanitarie pubbliche in quanto molto interdette a causa del covid”.
Il credito
“Molto grave la situazione del sistema del credito e delle disponibilità economiche che il Governo ha messo a disposizione per le imprese, in realtà questi benefici non sono andati a buon fine per molte piccole imprese che già avevano delle difficoltà strutturali e che il Covid ha aggravato”.
Piergentili conclude affermando che “È necessario che sia dall’Amministratore comunale che dalla Regione ci sia la volontà di mettere le basi per un piano di azione di rilancio del territorio, già fortemente aggravato dalla crisi del 2018.
Il Comune di Gubbio deve attivare quei cantieri, quelle opere che possono rilanciare l’attività economica, mentre dalla Regione ci si aspetta un salto in avanti sulla progettazione di sviluppo del territorio quanto mai necessaria”.
Cronaca Eugubina n.209: https://www.yumpu.com/xx/document/read/65012873/cronaca-eugubina-209-2020-web
Viviana Barbi – Fotografie di repertorio Cronaca Eugubina