Il titolare della Olur. “Tanti sono stati i dubbi sulla ripartenza ma che sono spariti appena siamo ripartiti a maggio. Non abbiamo licenziato nessuno

GUBBIO – L’imprenditore eugubino Giorgio Olmi ha sicuramente il polso della situazione economica locale, perché da 22 anni gestisce un’azienda (la Olur con sede a Semonte) che è cresciuta molto e che oggi è una realtà nel panorama economico eugubino e territoriale.

Dalle interviste agli imprenditori locali, emerge che la fase del lockdown è stata molto difficile da gestire, ma la ripartenza ha sorpreso tutti ed è stata buona. Le aziende eugubine, pur facendo ricorso in parte alla Cassa integrazione, non hanno licenziato salvaguardando così il tessuto occupazionale.

Giorgio, oggi quali misure economiche si aspetta dal Governo per favorire definitivamente la ripresa economica nazionale e locale?

Nel campo dell’edilizia qualcosa stanno facendo, con questo recupero del 110%  dovrebbero dare un bell’aiuto nel quadro generale dell’edilizia, nel caso del nostro territorio invece è una cosa più generalizzata e più complicata. Spero che queste misure ci possono dare delle speranze e che possono aiutare molte aziende in difficoltà”.

Ci può tracciare un quadro generale, dall’inizio dell’anno, del settore edilizio? Qual è attualmente la situazione dopo il lockdown?

Nel mio ambito lavorativo l’anno 2020 è partito più a rilento del 2019, i primi mesi del 2020 sono stati più a ribasso rispetto ai primi due mesi dello scorso anno. La chiusura del lockdown è stato un duro colpo perché siamo partiti a rilento poi la chiusura totale, per me è stata una novità in quanto in 22 anni di attività non ci siamo mai fermati così tanto.

Tanti sono stati i dubbi sulla ripartenza ma che sono spariti appena siamo ripartiti a maggio, questi tre mesi fino a luglio sono stati mesi molto impegnativi, anche più del 2019. Per il momento posso essere solo contento e sorpreso dalla ripartenza post corona virus”.

Ci può dire se la crisi da lockdown ha influito sulle aziende in maniera tale da indurle ai licenziamenti? Secondo lei, c’è stato un crollo dell’occupazione locale?  

Da parte della nostra azienda no, siamo rientrati tutti, a parte una ragazza che lavora con noi part time è rimasta fuori il mese di maggio, ha continuato in cassa integrazione fino a giugno. Dal mese di giugno siamo rientrati tutti a regime. Qualche azienda so che ancora ha il personale in cassa integrazione ma non hanno licenziato nessuno”.

Viviana Barbi