La mostra, allestita all’interno della Galleria d’arte contemporanea di Palazzo del Bargello, sarà visitabile fino al 15 novembre. L’artista, nato a Genova ma reggiano d’adozione, lavora con matita e tecniche miste su foglio, cartone e legno 

David Parenti con Enzo Gambelli 

GUBBIO – In occasione del 50° anniversario della proiezione del film “Teorema” di Pier Paolo Pasolini, l’artista David Parenti ha inaugurato oggi (giovedì 1° novembre) a Gubbio, alla Galleria D’arte Contemporanea di Palazzo del Bargello, promossa dall’Assessorato della Cultura del Comune di Gubbio e dall’Associazione Culturale La Medusa, una mostra imperniata sul grande poeta scrittore e cineasta: Pier Paolo Pasolini.

All’inaugurazione della mostra hanno partecipato la storica dell’arte Elisa Polidori, Tania Tagnani dell’associazione La Medusa, l’assessore Oderisi Nello Fiorucci e l’artista Enzo Gambelli.

Con la forza dello sguardo

Le opere di David Parenti

Parenti ha fatto del mondo del Cinema il centro della sua ispirazione, e, dopo le ultime esposizioni realizzate a Tokyo (Galleria Bunkamura, Shibuya), Roma (Galleria Biblioteca Angelica), a Parigi (Le Pavé d’Orsay) a Cesena (Galleria Comunale d’Arte) e ultima a Nîmes (Studio 14), dove ha presentato opere dai suoi ultimi cicli dedicati a Fellini, Marlon Brando e James Dean, arriva ad esporre a Gubbio.

Una trentina di opere per rendere omaggio alla figura di Pasolini con cui esordì nel campo artistico oltre vent’anni fa con il ciclo dallo stesso titolo, nel tempo sempre più arricchito quantitativamente e approfondito stilisticamente.

L’artista, nato a Genova ma reggiano d’adozione, lavora con matita e tecniche miste su foglio, cartone e legno (recenti sono grandi serigrafie su tela plastificata sulle quali l’artista effettua interventi pittorico-grafici), e, pur partendo da un materiale fotografico, questo stesso trascende ora con una minuziosità “fiamminga” ora con una visionarietà “barocca” scavando nel volto, isolando e rimarcando dettagli al fine di un risultato in cui plasticità, accensioni e tenebrori facciano affiorare, quasi “caravaggescamente”, una forma di realtà sorprendente sul piano psicologico e di moderna formulazione formale.

David Parenti

Un appassionato e penetrante omaggio, come scrisse il grande regista Carlo Lizzani allo stesso Parenti, “al mistero soprattutto di un certo cinema e della sua magia, e questo grazie alle immagini, ma anche, e forse soprattutto, alle tecniche e ai materiali usati con tanta sensibilità e fantasia”.

Emergono così i ritratti di Pasolini, rivelatori di intimi tormenti e di dolcezza caratteriale (come lui stesso rivela in una poesia: “Sembro/ provare odio, e invece scrivo/ dei versi pieni di puntuale amore”), momenti della sua vita accanto a coloro che lavorarono con lui : il “Laurence Olivier di borgataFranco Citti, l’angelico e conturbante Terence Stamp di Teorema, Totò e Ninetto, Laura Betti, l’Anna Magnani di Mamma Roma, Silvana Mangano e Maria Callas.

Ambienti autobiografici e filmici vissuti con “disperata” ma anche amorosa “vitalità”: dalla luce calcinata e “bachiana” delle borgate alla quiete solare di Grado all’incanto architettonico di Sana’a; riferimenti agli amati Maestri: da Masaccio a Piero della Francesca, da Caravaggio ai Manieristi.

Mostra David Parenti, inaugurazione a Palazzo del Bargello

Oltre ad avere realizzato il ciclo su Pier Paolo Pasolini, presentato con vivissimo apprezzamento in molte città (da Bologna a Torino, dalla stessa Reggio Emilia a Ferrara, da Vienna a Parigi, da Salò a Latina, da Capri a Roma, da Parma a Casarsa, paese della madre di Pasolini dove il poeta è “fiorito”, fino alle Isole Eolie).

David Parenti vanta inoltre un’esperienza cinematografica come protagonista del Film·Documentario “Pier Paolo realizzato dal poeta e saggista di cinema Miguel-Ángel Barroso, che alla figura di Pasolini già dedicò alcuni anni fa un libro, La brutalidad de la coherencia.

La pellicola viene presentata in anteprima Mondiale nel 2015, in occasione del 40° anniversario dalla scomparsa del Poeta, al Festival Internazionale del Cinema di Fano (ricevendo un Premio Speciale) per poi proseguire un lungo cammino dove viene apprezzata a livello internazionale avendo partecipato ad altri numerosi Festival di Cinema vincendo alcuni premi, fra i quali, nel Settembre 2017, come Miglior Film-Doc., lo Scandinavian International Film Festival.

La mostra, articolata in una trentina di opere, è visitabile fino al 15 novembre ai seguenti orari: da giovedì alla domenica : 10.00-13.00 15.00-10.00 | martedì e mercoledì su prenotazione.

Fotografie Giampiero Lilli – Video Cronaca Eugubina