Il Sindaco Stirati: “La delibera regionale è inficiata da un vizio metodologico, quello cioè di non essere stata anticipata da una fase di condivisione e studio con le istituzioni locali coinvolte

La Giunta comunale

GUBBIO – Si è tenuto oggi (martedì 16 ottobre) il Consiglio Comunale in seduta straordinaria che aveva tra i punti all’Ordine del giorno le comunicazioni del Sindaco relative alla spinosa vicenda del declassamento del punto prelievi del presidio ospedaliero Gubbio-Branca.

Con delibera numero 971 del 10 settembre scorso, l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini trasforma il centro prelievi dell’Ospedale comprensoriale eugubino gualdese da Centro “Hub”  (cioè h24) a Centro “Spoke” (cioè con funzionalità h12), tutto questo in favore dell’Ospedale di Città di Castello che manteneva la sua piena operatività. Da allora si sono alzate le barricate da parte non solo dei Consigli Comunali e dei Sindaci della fascia, ma anche delle varie associazioni operanti nel settore della sanità, che vedevano in questa riclassificazione un rischio di depotenziamento di tutta l’attività ospedaliera.

I Consiglieri Cardile e Venerucci

Nella seduta odierna, netta è stata l’opposizione del primo cittadino eugubino. Alla luce della delibera regionale, dei lavori della terza commissione riunitasi ad hoc e dell’incontro tra Sindaci della fascia ed i consiglieri regionali di riferimento Smacchi e Morroni, ne deriva “la necessità di massima coesione ed unità di intenti da parte della massima assise cittadina“.

Stirati nelle sue comunicazioni, ha sottolineato come il “nostro nosocomio non sia inferiore per numeri, attività svolte a nessun altro nosocomio di altri territori“. La delibera regionale a giudizio del Sindaco è “inficiata da un vizio metodologico, quello cioè di non essere stata anticipata da una fase di condivisione e studio con le istituzioni locali coinvolte. Nonostante le rassicurazioni di Barberini, ad oggi rimane scritta tale delibera, è un atto amministrativo e come tale esercita i suoi effetti, fintanto che non viene modificata nella sua sostanza, per cui ad oggi non possiamo inneggiare“.

Il Consigliere Gagliardi

Dal punto di vista prettamente amministrativo, “evidenziato che il 60-70% di un’attività ospedaliera è rappresentata da quella diagnostica, vanno sottolineate anche le peculiari caratteristiche del territorio eugubino, con le sue frazioni più marginali che lo rendono parte del circuito di emergenza. Per non parlare poi delle possibili ricadute che un eventuale declassamento potrebbe comportare su personale ed eventuali riduzioni nell’assegnazione di materiali e risorse“.

Dopo aver dato lettura dell’Ordine del giorno così come è stato emendato dalla Terza commissione consiliare, Stirati ha concluso il suo intervento ribadendo la “ferma volontà di mantenere le 24 ore di attività del laboratorio all’interno del nostro ospedale“, l’invito dunque è quello di mantenere lo status quo riconsiderando la delibera regionale.

Il Consiglio Comunale ha espresso all’unanimità la sua ferma opposizione alla chiusura notturna del  laboratorio analisi, approvando il documento redatto dalla Terza commissione, seppure con qualche distinguo.

Dall’opposizione, se Cardile e Venerucci invitano a non creare eccessivo allarmismo per una delibera che ha buone probabilità di essere modificata e a non cadere nella solita dialettica politica tra partiti, di tutt’altro avviso è il consigliere Gagliardi il quale, pur rimarcando l’evidente necessità di opporsi ad un atto che non tutela gli interessi della comunità, si domanda come si sia arrivati ad una tale decisione, bypassando completamente le istituzioni locali coinvolte.

Il Consigliere Cacciamani

Tra gli altri interventi, il consigliere 5 Stelle Rughi ha sottolineato la volontà da parte del movimento di fare tutto il possibile affinché questa delibera non passi, rimarcando però anche la necessità e l’opportunità politica, qualora questo atto regionale venisse modificato, di una “presa di posizione, di un’assunzione di responsabilità da parte dell’assessore regionale Barberini“.

Dalla maggioranza, Cacciamani ha evidenziato come da questa delibera si evinca scarso interesse,  nonché “una certa malignità” da parte della Regione nei confronti di questo territorio troppe volte penalizzato nonostante, nella fattispecie, la crescente importanza e visibilità dell’Ospedale grazie anche al nuovo sistema di viabilità interregionale. Dello stesso avviso anche Martinelli e Piergentili: quest’ultimo ha parlato di “carenza di equità regionale, ciò che spetta a Gubbio non è un regalo, ma un qualcosa di dovuto alla luce dei suoi interessi e peculiarità“.

Di Fabiana Blasi – Fotografie Cronaca Eugubina