Il miglioramento dei collegamenti viari tra Umbria e Marche passa per Flaminia e Contessa. Dal lato umbro si sollecita da tempo di avviare la realizzazione del progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per un nuovo tracciato di valico della Contessa con l’abbassamento a una quota più pianeggiante.
Nel pesarese si chiede di far proseguire le quattro corsie da Acqualagna fino al confine umbro di circa 26 chilometri. La Regione Marche nel suo Piano delle Infrastrutture ha inserito progetti e primi finanziamenti per la Pedemontana Fabriano Pergola e l’Intervalliva Pergola Fossombrone.

Viabilità tra Umbria e Marche, dibattito a Cagli
CAGLI (di Mario Carnali) – In questi giorni oltre la Contessa è in atto la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale delle Marche. Tra i tanti temi dibattuti dai vari candidati e coalizioni nel pesarese, è d’attualità il miglioramento dell’asse viario Fano Gubbio.
Attualmente unico asse strategico per i collegamenti tra Umbria e Marche sia per raggiungere la costa Adriatica o al contrario per dirigersi da Branca verso Roma e con la Pian d’Assino verso la Toscana. Flussi di traffico dalla Superstrada Flaminia alla Contessa ormai molto ben diversi dei collegamenti di un tempo che avvenivano attraverso i valichi di Scheggia e Bottaccione.
Oggi nel tratto Gubbio Fano, in giornate di punta, si registrano transiti di oltre 20mila autoveicoli. Quindi un collegamento molto importante tra le due Regioni che spesso ha presentato criticità negli ultimi anni per vari problemi legati al fondo stradale, viadotti non più in sicurezza, il tracciato di valico della Contessa con disagi nelle giornate invernali e il notevole traffico di mezzi pesanti che crea rallentamenti ai tempi di percorrenza.
Nel dibattito in corso da Gubbio fino ad Acqualagna sono due aspetti che potrebbero radicalmente modificare la percorrenza divenendo più sicura e più scorrevole. Dal lato umbro si sollecita da tempo di avviare la realizzazione del progetto della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per un nuovo tracciato di valico della Contessa con l’abbassamento a una quota più pianeggiante.
Nel pesarese si chiede di far proseguire le quattro corsie da Acqualagna fino al confine umbro di circa 26 chilometri. La Regione Marche nel suo Piano delle Infrastrutture ha inserito progetti e primi finanziamenti per la Pedemontana Fabriano Pergola e l’Intervalliva Pergola Fossombrone.
Nell’altra vallata dove dovrebbe proseguire la Fano Grosseto sono stati avviati i lavori per migliorare la Galleria della Guinza per raggiungere San Giustino. Dal bivio con la Flaminia presso Fossombrone per raggiungere San Giustino dovrebbero essere costruiti ben 80 chilometri di nuova superstrada.
La Fabriano Pergola Fossombrone una volta completata devierà il traffico da e per la costa dall’innesto a Ponte San Giovanni della Perugia Ancona raccordandosi a Fabriano con la Pedemontana in direzione Fano. Per la Fano Grosseto e Pedemontana finanziamenti e tempi di realizzazione sono ancora lunghi.
Dibattito in Piazza Niccolò IV a Cagli

Il sindaco di Cantiano Alessandro Piccini a Cagli
CAGLI (di Francesco Caparrucci) – Il futuro delle aree interne tra Umbria e Marche passa anche per un nuovo rapporto tra la costa e l’entroterra, lungo la direttrice principale Fano Gubbio attraverso Flaminia e Contessa.
Se n’è parlato a Cagli lunedì sera 15 settembre (nell’anniversario dell’alluvione del 2022 nelle Marche) in Piazza Niccolò IV alla presenza del sindaco di Cantiano Alessandro Piccini, del Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini, del Presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, dell’assessore della Regione Umbria Francesco De Rebotti, e del candidato Presidente alla Regione Marche Matteo Ricci.
Alessandro Piccini: “Parliamo del collegamento tra costa ed entroterra da Fano a Gubbio, che è rimasto in ombra negli ultimi cinque anni, una direttrice fondamentale per merci, turisti e studenti. C’è bisogno di una strategia che vada al di sopra dei confini regionali. Una strada si pensa e si progetta in funzione dei volumi di traffico e non delle esigenze degli amministratori.
La grande assente è la Flaminia, che comunque è tornata in capo ad Anas, e ha avuto interventi straordinari di manutenzione. C’è voluta la chiusura della statale 452 Contessa per capire l’importanza del traffico umbro sull’asse viario marchigiano sia dal punto di vista turistico che commerciale. Serve un investimento strategico per il nostro territorio“.
Giuseppe Paolini: “Stanno arrivando momenti difficilissimi di crisi economica. Siamo tutti d’accordo che la Flaminia è il collegamento principale verso Gubbio e Roma. Oggi la Flaminia si interrompe ad Acqualagna (tratto 4 corsie). Assistiamo a tagli enormi da parte dello Stato, molti dei quali su edilizia scolastica e viabilità. Dobbiamo ragionare con lo Stato per i collegamenti interregionali e interprovinciali tra Marche e Umbria. Il progetto Pedemontana si è trasformato nel progetto Intervalliva“.
Francesco De Rebotti: “I treni umbri e marchigiani per Roma sono tutti deviati a Orte sulla linea lenta e hanno anche 40 minuti di ritardo. La questione del trasporto su rotaia riguarda l’intera Italia centrale. Serve un migliore collegamento delle nostre terre. Le aree interne sono il Dna dei nostri territori. Non siamo aree urbane, ma campanili e comunità locali. La residenzialità va difesa con le infrastrutture di collegamento viario“.
Matteo Ricci: “L’Appennino deve diventare luogo centrale per turismo, infrastrutture e aeroporti. Serve un patto immediato tra gli aeroporti di Ancona Falconara, Perugia e Pescara che devono avere una programmazione integrata. Nel 2016 eravamo in piena crisi con le strade provinciali, che sono passate ad Anas altrimenti la Flaminia avrebbe chiuso. In Umbria negli ultimi venti anni sono stati fatti interventi per collegare Gubbio alla E45.
Civitanova è il principale casello autostradale delle Marche perché intercetta tutto il traffico degli umbri proveniente dalla Foligno Civitanova. Un Tavolo tra Umbria e Marche per la riqualificazione della Flaminia insieme all’Anas. Di Pedemontana si parla da 40 anni.
Sulle aree interne c’è tutto il tema della qualità del lavoro e dello spopolamento del territorio“.
In Piazza a Cagli era presente Giuseppe Brunelli che da tempo si batte per la nuova Contessa, e una rappresentanza di imprenditori eugubini del settore ricettivo.
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Mario Carnali e Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina