Il Comando Provinciale di Perugia della Guardia di Finanza ha rafforzato ulteriormente i servizi di controllo economico del territorio, concentrandosi, in particolare, sulla lotta all’evasione fiscale e al lavoro sommerso.

Guardia di Finanza Perugia
L’attività ispettiva che ha riguardato numerosi comuni della provincia (Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno) ha permesso di individuare 58 datori che impiegavano 73 lavoratori totalmente in nero e 28 irregolari, ossia assunti con inquadramenti errati ovvero in assenza di comunicazione preventiva.
PERUGIA – Continua serrata l’attività della Guardia di Finanza di Perugia nel contrasto alle principali forme di illegalità economico finanziaria. Dall’inizio del 2025, il Comando Provinciale di Perugia ha rafforzato ulteriormente i servizi di controllo economico del territorio, concentrandosi, in particolare, sulla lotta all’evasione fiscale e al lavoro sommerso.
Una strategia operativa, quella delle Fiamme Gialle, che punta a colpire in modo sistematico quelle sacche di illegalità che danneggiano il tessuto economico sano, alterando la concorrenza e compromettendo il corretto funzionamento dei mercati dei beni e dei servizi.
Scontrini e ricevute fiscali: oltre 4 esercizi su 10 non sono in regola
Una delle attività di controllo più significative risulta essere quella relativa all’obbligo di emissione di scontrini e ricevute fiscali. In tale ambito i Reparti territoriali della provincia hanno effettuato ben 894 controlli nei primi otto mesi dell’anno, accertando violazioni in 351 casi, pari a un tasso di irregolarità di circa il 40%, con sanzioni accertate per circa 121.000 Euro. Una percentuale che mette in evidenza l’importanza di mantenere alta la soglia di attenzione anche sulle forme di evasione apparentemente “minori”.
Canone Rai: in oltre il 90% dei casi verificati non veniva pagato
Sempre in tale ambito, sono stati eseguiti 62 controlli finalizzati a riscontrare il corretto pagamento del canone Rai da parte dei titolari di esercizi pubblici. All’esito delle attività espletate, è emerso che ben 58 degli esercizi controllati non avevano assolto correttamente il previsto obbligo, con una percentuale di irregolarità che supera il
90%.
Pagamenti elettronici sotto osservazione
Particolare attenzione è stata dedicata al controllo dei dispositivi di pagamento elettronico (POS), acquisendo documentazione contrattuale e bancaria utile a risalire alla destinazione degli incassi ricevuti con carte e bancomat. Gli accertamenti, orientati alla verifica di eventuali flussi di denaro verso conti correnti esteri o intestati a soggetti terzi, potenzialmente utilizzati per eludere il fisco, non hanno fatto emergere irregolarità.

La Guardia di Finanza di Gubbio
Lavoro nero: 73 lavoratori totalmente “in nero” e n. 28 “irregolari” scoperti
Sul fronte del lavoro sommerso, le Fiamme Gialle hanno effettuato 137 controlli in diversi comparti tra cui l’edilizia, la ristorazione, il commercio ortofrutticolo, l’agricoltura e l’organizzazione di eventi.
L’attività ispettiva che ha riguardato numerosi comuni della provincia (Bevagna, Costacciaro, Fossato di Vico, Bastia Umbra, Deruta, Gubbio, Città di Castello, Montone e Foligno) ha permesso di individuare 58 datori che impiegavano 73 lavoratori totalmente in nero e 28 irregolari, ossia assunti con inquadramenti errati ovvero in assenza di comunicazione preventiva.
Per ciascun lavoratore irregolare, la normativa prevede sanzioni amministrative che vanno da un minino di 1.950 euro a un massimo di 11.700 euro, per un totale complessivo di sanzioni pari a circa 1.200.000 Euro.
I Reparti territoriali del Comando Provinciale di Perugia proseguono nell’attività di controllo economico del
territorio al fine di garantire legalità, equità e rispetto delle regole a vantaggio dei cittadini onesti e del tessuto
produttivo sano.
Guardia di Finanza – Comando Provinciale di Perugia