Interpellanza presentata dai Consiglieri Leonardo Nafissi e Jacopo Cicci, che si sono confrontati con il vicesindaco Francesco Gagliardi. L’Area Industriale di Padule è il principale luogo di aggregazione del Pil territoriale.
Nafissi: “Il punto è lo sviluppo, insediarsi a Padule per produrre è veramente difficile dato lo stato di abbandono della Zona Industriale“.

Riunione degli imprenditori della Zona Industriale di Padule
Gagliardi: “Le precedenti Amministrazioni comunali hanno distrutto l’Area Industriale di Padule, a noi spetta il compito di ricostruirla. E’ necessario investire 1 milione di euro sull’area per renderla dignitosa“.
GUBBIO – La Zona Industriale di Padule è uno dei siti produttivi più importanti presenti nel Comune di Gubbio, insieme ai Cementifici, e il principale luogo di aggregazione del Pil territoriale con oltre 80 imprese che vi lavorano e 900 dipendenti.
Nei giorni scorsi gli imprenditori della Zona Industriale si sono riuniti in maniera corale per parlare del presente e del futuro dell’Area, in un incontro promosso dai Consiglieri comunali Leonardo Nafissi e Jacopo Cicci, che hanno presentato un’Interpellanza all’Amministrazione comunale che è stata discussa in Consiglio giovedì pomeriggio 31 luglio.
Il Consigliere Leonardo Nafissi: “Alla conferenza dei capigruppo proporrò di inserire le interpellanza all’inizio del Consiglio comunale e non alla fine per l’importanza degli argomenti trattati.
La Zona Industriale di Padule è il principale sito produttivo del comune. Tante imprese vi operano ed è anche il principale sito aggregativo di PIL (prodotto interno lordo) nel Comune di Gubbio.
Vi operano imprese manifatturiere importanti che continuano a investire, ma la situazione generale è disastrosa con strade al limite della praticabilità e assenza di segnaletica e parcheggi. Il punto è lo sviluppo, insediarsi a Padule per produrre è veramente difficile.
Noi abbiamo incontrato le imprese e abbiamo fatto un censimento rilevando che nella Zona Industriale di Padule lavorano oltre 80 imprese e 900 lavoratori.
La principale area produttiva è lasciata all’abbandono. Abbiamo rappresentato con forza quello che ci hanno detto le imprese, che può essere sintetizzato così ‘è difficile operare qui’. Seve un duplice intervento, immediato per mettere in sicurezza l’Area Industriale e poi un intervento più strutturato“.
Il vicesindaco Francesco Gagliardi: “La Zona industriale di Padule è l’emblema dei disastri che le Amministrazioni comunali di centrosinistra hanno fatto a Gubbio.
Gubbio Futura presenta interpellanze in Consiglio comunale e poi va a fare riunioni carbonare sul territorio con le associazioni. Io dico, prima si ascoltano le risposte dell’assessore e poi si va a fare propaganda elettorale con tante chiacchiere e poca sostanza. La minoranza non ha potere dispositivo ma propositivo.
Le precedenti Amministrazioni comunali hanno distrutto l’Area Industriale di Padule, a noi spetta il compito di ricostruirla. E’ necessario investire 1 milione di euro sull’area per renderla dignitosa. Non siamo bolscevichi, non ci manca la possibilità di dialogare con le imprese.
Sappiamo quali sono i problemi dell’Area Industriale di Padule e per questo motivo abbiamo fatto un sopralluogo con l’assessore Spartaco Capannelli. Ora parliamo di nuovi insediamenti industriali a Padule, ma chi ci ha preceduto non ha certo portato nuove aziende sul territorio.
Per la prima volta in 20 anni questa Amministrazione comunale farà investimenti in mezzi e attrezzature per la manutenzione, per rendere dignitoso il lavoro di chi opera in questo settore. Abbiamo catorci fermi da anni in magazzino. Acquisteremo nuovi mezzi e macchinari per lavorare alle manutenzioni territoriali“.
La replica finale del Consigliere Leonardo Nafissi: “Dalla risposta che ha dato il vicesindaco Gagliardi, possiamo dire che abbiamo colto nel segno, anche per l’astio con cui ha risposto.
Gagliardi fa riferimento a riunioni carbonare, ma noi abbiamo invitato le aziende della Zona industriale di Padule, che hanno risposto. Abbiamo chiamato tutte le imprese, che sanno benissimo che l’Amministrazione comunale si è mossa soltanto dopo il nostro intervento“.
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