Si tratta del Progetto Cota (“Cassata on the Air”), che per il secondo anno consecutivo ha visto il lancio di un pallone sonda dove, in un involucro di polistirolo accuratamente coibentato, erano presenti diversi sensori e schede elettroniche che hanno effettuato misurazioni e video.

Lancio del pallone sonda dal “Cassata” di Gubbio

Il lancio del pallone sonda nella stratosfera è avvenuto dal piazzale principale del “Cassata Gattapone”. La sonda ha raggiunto 20mila metri di altezza a -40 gradi, e ha coperto un percorso tracciato da Gubbio al lago di Cingoli (Fabriano) dov’è atterrata in un terreno incolto. 

GUBBIO – Nell’ambito del Progetto Cota (“Cassata on the Air“), per il secondo anno consecutivo, dal piazzale principale dell’Istituto Superiore “Cassata Gattapone”, è stato lanciato un pallone sonda dove, in un involucro di polistirolo accuratamente coibentato, erano presenti diversi sensori e schede elettroniche che hanno effettuato misurazioni e video.

Il pallone lanciato verso la stratosfera, completo di paracadute, ha iniziato la sua salita percorrendo una traiettoria tracciata, arrivando allo scoppio a circa 20.000 metri di altezza sopra le colline di Fabriano, per proseguire la discesa con il paracadute fino a cadere a pochi metri dal lago di Cingoli, in un ambiente di campi non lavorati.

I docenti responsabili del progetto e un alunno sono partiti da Gubbio seguendo il segnale mandato dalla sonda fino ad arrivare in prossimità del punto di caduta.

Dopo due ore di ricerca e con l’ausilio di un drone, la sonda è stata ritrovata perfettamente funzionante e riportata nel laboratorio di elettronica del Cassata Gattapone.

Durante il viaggio i sensori hanno registrato misurazioni che verranno presto elaborate, arrivando a circa 20.000 metri di altezza e -40 gradi.

Recupero del pallone sonda a Cingoli

L’obiettivo: “E’ permettere agli studenti di confrontarsi con un progetto complesso e multidisciplinare, una piccola ‘missione spaziale’ completa ma alla portata.

Imparare non deve essere visto solo come un accumularsi di conoscenze ma come un qualcosa che tramite le conoscenze permetta di acquisire esperienza che potrà poi generare altra conoscenza, e così via.

E se a tutto ciò uniamo anche un po’ di sano divertimento otteniamo il mix perfetto per una formazione completa. Un’esperienza unica per gli alunni del corso di Elettronica. Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito e creduto a questo successo“.

Il payload: “Una scheda elettronica dotata di vari sensori, una o più telecamere e trasmettitori radio. A terra sono stati ricevuti dati e immagini in tempo reale, un database ospita tutte queste informazioni per la successiva analisi e presentazione“.

Unità di calcolo di bordo: “Microntrollore ESP32 di Espressif e mini computer con modulo LTE per acquisizione, registrazione e trasmissione di immagini in diretta“.

Il percorso del pallone sonda da Gubbio a Cingoli

Unità di ricezione a terra (gateway): “La stazione ricevente a terra è basata su di un sistema a microcontrollore con modulo radio LoRa e WiFi. In questo modo si realizza un vero gateway tra i due sistemi di comunicazione wireless: il primo permette lo scambio di informazioni dal pallone sonda, il secondo con un server/database su rete IP“.

Telemetrica e telecomando: “LoRa in banda 433 MHz. LoRa, acronimo di Long Range, è una tecnologia che permette di inviare segnali radio su lunga distanza con piccola potenza. Nominalmente infatti si trasmette con 100 mW e questo significa basso consumo di energia“.

La sensoristica: “Fare foto dalla stratosfera è spettacolare, soprattutto durante la salita e la discesa. E’ possibile misurare la temperatura interna al contenitore, la temperatura e l’umidità relativa dell’aria esterna, la pressione atmosferica, la radiazione UV e la concentrazione del particolato“.

Sponsor: Colacem, CVR, Avis Gubbio, Il Sicomoro, Farmacia Dr. Monacelli, Gli Amici di Cate, Asad, Tsp, Circolo Tennis Gubbio.

Recupero pallone sonda al lago di Cingoli

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina