Per l’occasione erano presenti il Capodieci Giuliano Baldelli e il capocetta Andrea Bellucci. A Belvedere fino al 1990 esisteva la manicchia del Cero del Santo Guerriero, ma il calo demografico degli anni a venire, e la mancanza di giovani, ha generato una interruzione generazionale che ha significato la scomparsa della manicchia. 
Oggi, i giovani ceraioli di San Giorgio di Belvedere, fanno parte della manicchia della Piana e di quella di Padule. Intanto da due anni è stata ripresa la tradizione di issare il Pennone alla presenza del Capodieci.

Diacono Giorgio Cardoni, Emanuele Mori e Gianni Pecci

Il diacono Giorgio Cardoni ha recitato una preghiera a San Giorgio per Sant’Ubaldo. La serata si è conclusa con una cena conviviale al Bar Mori con carne cotta alla brace e le musiche e canzoni della tradizione ceraiola. 

GUBBIO – Tutta la frazione di Belvedere, e molte Famiglie che negli anni si sono trasferite a Perugia, si sono ritrovate nel pomeriggio di giovedì 1 maggio nell’area della Parrocchia, per issare il Pennone di San Giorgio alla presenza del Capodieci Giuliano Baldelli e del capocetta Andrea Bellucci.

Qui a Belvedere fino al 1990 esisteva la manicchia del Cero del Santo Guerriero, ma il calo demografico degli anni a venire, e la mancanza di giovani, ha generato una interruzione generazionale che ha significato la scomparsa della manicchia.

Oggi, i giovani ceraioli di San Giorgio di Belvedere, fanno parte della manicchia della Piana e di quella di Padule. Intanto è stata riscoperta la tradizione di issare il Pennone alla presenza del Capodieci.

Per l’occasione era presente il Presidente della Pro Loco Belvedere Otello Fioriti, il diacono Giorgio Cardoni (in rappresentanza del Parroco don Cristoforo), Emanuele Mori e Gianni Pecci che hanno parlato per la popolazione locale.

L’interno della Chiesa Parrocchiale, con i Santi Pietro e Paolo raffigurati con Sant’Ubaldo e San Francesco

Emanuele Mori: “Questa è una manifestazione che deve continuare negli anni. E’ forte la nostra tradizione ceraiola, e altrettanto forte oggi è la presenza e il coinvolgimento di tante Famiglie del posto“.

Gianni Pecci: “Ricordo che nel 1950 un cantoniere iniziò a girare sul territorio per fare i cosiddetti ‘uomini per il Cero’, di cui all’epoca c’era tanto bisogno.

Ogni zona aveva una sua appartenenza ceraiola. All’epoca si diceva che i sangiorgiari di Belvedere erano le ‘tigri di San Giorgio’. 

Ci sentiamo eugubini e ceraioli. Essere ceraioli significa fare tutto il bene possibile per il Cero, senza divisioni. Siamo tutti per il Cero. Molti giovani del posto si stanno avvicinando per rilanciare il territorio anche da questo punto di vista“.

Il diacono Giorgio Cardoni ha recitato una preghiera a San Giorgio per Sant’Ubaldo. Poi è squillata la tromba del trombettiere, e tra gli applausi dei presenti, è stato issato il Pennone di San Giorgio.

Gli abitanti della frazione, hanno anche aperto la Chiesa parrocchiale, dove dietro l’Altare campeggia una bellissima raffigurazione a muro dei Santi Pietro e Paolo insieme a Sant’Ubaldo e San Francesco.

Per l’Amministrazione comunale di Gubbio era presente l’assessore Micaela Parlagreco. La serata si è conclusa con una cena conviviale al Bar Mori con carne cotta alla brace e le musiche e canzoni della tradizione ceraiola.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina