Una tradizione ripresa venticinque anni fa dopo una interruzione generazionale. Il Gruppo Maggiaioli di Carbonesca è oggi guidato dal Presidente Giuliano Scaccia. I Canti del Maggio sono una tradizione storica di canti dialettali eugubini accompagnati dal suono della fisarmonica, una sorta di benvenuto alla stagione primaverile.
Ogni casa, una Famiglia con la luce accesa, che aspetta i Maggiaioli. Lungo la “strada della bianca” sono state visitate le abitazioni di Lola e sua figlia Gigliola, Valentino (dove si assapora il vino più buono di Carbonesca), Bruno e la Gina a Caresto, dove si mangia la lonza più buona di Gubbio.
A casa di “Roky” i ragazzi ne approfittano per vedere gli ultimi istanti di gioco della partita Barcellona-Inter.

Gruppo Maggiaioli di Carbonesca
C’è fermento a Carbonesca, è una bellissima serata di primavera dedicata al Maggio e alle tradizioni storiche, che si conclude di nuovo in paese, con una foto ricordo tutti insieme davanti al monumento ai Caduti.
GUBBIO – Venticinque anni fa a Carbonesca, si ricostituì il Gruppo Maggiaioli, dopo un’interruzione dovuta al ricambio generazionale nella frazione che dista 21 km dal capoluogo Gubbio.
Un gruppo coeso di ragazzi e persone adulte, guidati dal Presidente Giuliano Scaccia, con fisarmonica, chitarre e percussioni ritmiche. I Canti del Maggio sono una tradizione storica di canti dialettali eugubini, una sorta di benvenuto alla stagione primaverile.
I Maggiaioli di Carbonesca in abiti storici hanno cantano dapprima all’interno del paese, piazzetta per piazzetta, e successivamente hanno raggiunto le abitazioni presenti lungo la “strada della bianca“, fino all’invaso del Chiascio, visitando tutte le Famiglie.
La prima casa visitata è stata quella della Signora Lola e di sua figlia Gigliola, che sono rimaste felicissime della visita dei Maggiaioli e hanno offerto un ricco rinfresco a base di dolci e salati. Immancabile il vino, le bevande gasate e il caffè.

Maggiaioli di Carbonesca a casa di Lola e Gigliola
A casa di Valentino i Maggiaioli hanno invece assaporato il vino più buono di Carbonesca.
E’ stata visitata anche l’abitazione del Presidente Scaccia, e di Bruno e la Gina a Caresto, “dove si mangia la lonza più buona di Gubbio“. Gino è un artigiano, e ha realizzato con le proprie mani la targa di pietra appesa al muro accanto alla porta principale.
La “strada della bianca” scende verso l’invaso del Chiascio e sulle colline circostanti illuminate da una luna tenue, si distingue in lontananza l’abitato di Scritto e quello di Bellugello, frazioni del Comune di Gubbio.
Ogni casa c’è una luce accesa. Le Famiglie attendono i Maggiaioli, come da Roky dove i ragazzi ne approfittano per vedere gli ultimi istanti di gioco della partita Barcellona-Inter.
C’è fermento a Carbonesca, è una bellissima serata di primavera dedicata al Maggio e alle tradizioni storiche, che si conclude di nuovo in paese, con una foto ricordo tutti insieme davanti al monumento ai Caduti.

Gruppo Maggiaioli di Carbonesca
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Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina