Santa Messa nella Chiesa a Santa Lucia concelebrata da don Mirko Orsini vicario generale della Diocesi e dal Padre Guardiano Francescano Marco Bellachioma.
L’Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica ha fatto dono di un contributo economico a sostegno dell’opera meritoria che la Casa Famiglia Santa Lucia assolve nell’assistere molti adolescenti e giovani madri, con il solo scopo di reintegrarli nella società civile.
Don Mirko Orsini: “Questa sera, Santa Lucia ci dia occhi nuovi per vedere i cuori di chi ci sta accanto“.
Tanti i ricordi storici: nel 1978 nasce il Club “Panthers Bar Santa Lucia” per festeggiare la promozione dei rossoblù in Interregionale. Dopo la morte del Direttore sportivo rossoblù, nasce il Club Santa Lucia “Mario Mancini”.
Da un’approfondita ricerca effettuata da Mario Marchegiani e Paris Volpi, risulta che la prima Osteria di Santa Lucia aprì nel 1896, gestita da Francesca Paffi (detta “Zia Checca”). Una storia, quella del Bar di Santa Lucia, che durerà circa 120 anni fino alla definitiva chiusura nel 2014.

Santa Lucia 13 dicembre 2024
Nel 1961 gli amici del Bar Santa Lucia, gestito all’epoca da Lea Becchetti e Giovanni Bellini, iniziano la tradizione del pranzo di castrato a Sant’Ubaldo il giorno di Ferragosto.
GUBBIO – La Casa Famiglia Santa Lucia, che da tanti anni opera a Gubbio a sostegno di minori e mamme in difficoltà, ha festeggiato con una Santa Messa presso la Chiesa di Santa Lucia, il giorno dedicato alla Santa.
Erano presenti in Chiesa il sindaco Vittorio Fiorucci, il Comandante della Stazione Carabinieri Simone Mattei, il Comandante della Guardia di Finanza Rudy Primavera, il Comandante dei Vigili del Fuoco Gaetano Massotti e il Capitano Nadia Ercoli della Polizia Locale.
Hanno concelebrato la Santa Messa per Santa Lucia, don Mirko Orsini vicario generale della Diocesi e il Padre Guardiano Francescano Marco Bellachioma.
Don Mirko Orsini: “Luce, Lucia, la sua luce illumini i nostri cuori. Celebriamo oggi questa grande Santa e meditiamo di vivere la vita in maniera vera. Tutto ci dice che abbiamo bisogno che ritorni la luce. Noi siamo fatti per la luce. La luce vera è Gesù.
Santa Lucia era una donna giovane che ha donato tutta la sua vita per Dio. Anche noi, ogni giorno, nel nostro quotidiano, possiamo dare la vita per Dio. Questa sera, Santa Lucia ci dia occhi nuovi per vedere i cuori di chi ci sta accanto“.
Quest’anno, l’Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica, fortemente impegnata nella solidarietà e nella conservazione e nel rafforzamento dei legami sociali in tutte le loro forme, ha fatto dono di un contributo economico a sostegno dell’opera meritoria che la Casa Famiglia Santa Lucia assolve nell’assistere molti adolescenti e giovani madri, con il solo scopo di reintegrarli nella società civile.

Il club “Panthers Santa Lucia” nato nel 1978
Ricordi e storia di Santa Lucia
“Anni addietro, quando ancora era aperto il Bar di Santa Lucia, la sera del 13 dicembre si festeggiava tutti insieme“, ricordano alcuni eugubini che hanno vissuto quegli anni di grande amicizia e partecipazione comune.
La memoria va allo storico club rossoblù “Panthers Bar Santa Lucia”, nato nel 1978 in occasione della vittoria del campionato di Promozione regionale, con il Gubbio calcio promosso in Interregionale.
“Il club era formato da una trentina di soci, che autotassandosi (10.000 lire al mese) riuscivano a creare un fondo cassa che serviva per la realizzazione dello striscione allo stadio, l’organizzazione di trasferte in pullman, cene offerte alla squadra nei locali del bar, premiazioni ai giocatori a fine campionato“.
Il Bar e 120 anni di storia

Il Bar Santa Lucia che nel 1963 vinse il Torneo dei Bar di Gubbio al San Benedetto
Da un’approfondita ricerca effettuata da Mario Marchegiani e Paris Volpi, risulta che la prima apertura dell’allora Osteria di Santa Lucia avvenne nel 1896, gestita da Francesca Paffi, detta “Zia Checca”. Una storia, quella del Bar di Santa Lucia, che durerà circa 120 anni.
A quei tempi l’oste, oltre alla mescita del vino e poche altre cose, preparava anche un piatto caldo ai clienti che venivano soprattutto dalla campagna, il giorno del mercato, in cambio di un pezzo di lardo o qualche chilo di grano, o delle uova o di una gallina per il brodo.
Nel 1960, l’osteria si trasforma in Bar, poi negli anni anche pizzeria, con la chiusura definitiva nel 2014. Dal 1978, il Bar di Santa Lucia è stato anche sede del club rossoblù “Panthers” prima, e “Mario Mancini” poi collaborando fattivamente con l’AS Gubbio.
I pranzi di castrato a Sant’Ubaldo

Pranzo di castrato Bar Santa Lucia
Siamo nel 1961 e gli amici del Bar Santa Lucia, gestito da Lea Becchetti e Giovanni Bellini, sono in partenza per partecipare al tradizionale pranzo di castrato a Sant’Ubaldo.
Il mezzo di trasporto è il camioncino di Memmo del Pollarolo e in questo “carico” si notano: a lato Alberto Angeletti (Sivori), davanti Umberto Bartolini (lo Scopino), Mario Raffi (Morrone), Ubaldo Marcheggiani (Beldente) e Paolo Coldagelli. Mentre dietro si notano Antonio Angeletti (Piccone), Fausto Angeletti (Peppuccio) e Franco Vispi.
“Il pranzo di castrato – racconta Paris Volpi – era una tradizione degli anni ’60 e ’70 a Ferragosto, e veniva organizzata da alcuni clienti del Bar di Santa Lucia con la complicità dei gestori di allora.
Era uno dei momenti di aggregazione organizzati dagli amici del Bar di Santa Lucia, poi negli anni non si sono più fatti pranzi di castrato, ma pranzi e cene diversi, come ad esempio pranzi di gamberi a Scheggia o le cene e feste da ballo organizzate per la ricorrenza di Santa Lucia il 13 dicembre.
I pranzi, ma anche le altre iniziative, venivano organizzati e vissuti con spirito di aggregazione, amicizia e voglia di stare insieme. Si mangiava, si beveva il vino e poi si cantava tutti insieme. Racconto questi aneddoti perché sin da ragazzo ho frequentato il Bar di Santa Lucia e lì ho trascorso la migliore gioventù”.
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Francesco Caparrucci – Fotografie storiche archivio Paris Volpi