Da 19 anni Euristica organizza eventi formativi gratuiti sulla privacy e sulle sfide della trasformazione digitale. Da oltre trent’anni l’azienda eugubina opera sul mercato italiano e internazionale.
Il seminario del Barton Park a Perugia è stato definito “un’opportunità unica per rimanere al passo con le normative GDPR, affrontare le sfide legate all’uso dell’intelligenza artificiale in azienda, scoprire come l’intelligenza artificiale sta trasformando la protezione dei dati personali“.
Tra gli ospiti, il Dr. Roberto Tanganelli: “L’intelligenza artificiale apre molte opportunità, ma tutto deve essere gestito nell’ottica della deontologia“. 
Il Dr. Gabriele Picchi “Il tempo medio per realizzare un attacco informatico è passato da 60 giorni nel 2019 a 4 giorni nel 2023 con l’utilizzo della moderna tecnologia. La sfida è quella di costruire un ambiente digitale sicuro“.

Seminario Euristica a Perugia

Avvocato Emanuele Florindi: “Occorre studiare e conoscere l’intelligenza artificiale. La risposta è culturale, c’è bisogno di tanta formazione“.
Avvocato Angela Lo Giudice: “Secondo un report di Cisco, l’80% delle aziende che hanno investito in privacy, hanno ottenuto un ritorno positivo quasi doppio rispetto all’investimento iniziale“. 

PERUGIA – Il Barton Park di Perugia ha ospitato nel pomeriggio di mercoledì 6 novembre, il 19° Seminario dell’azienda eugubina Euristica su etica, privacy e intelligenza artificiale.

Un evento formativo gratuito di elevato profilo per adeguarsi al GDPR (General Data Protection Regulation o Regolamento generale sulla protezione dei dati) senza compromessi.

E’ stata definita “un’opportunità unica per rimanere al passo con le normative GDPR, affrontare le sfide legate all’uso dell’intelligenza artificiale in azienda, scoprire come l’intelligenza artificiale sta trasformando la protezione dei dati personali“.

Gli argomenti principali del Seminario: rapporto tra intelligenza artificiale e protezione dei dati personali (come adeguarsi in azienda), il dipendente e l’utilizzo dei beni aziendali (limiti e responsabilità), prevenzione di attacchi phishing e malware (linee guida da seguire).

Come l’intelligenza artificiale sta trasformando la cybersecurity (opportunità, minacce e soluzioni per proteggere i dati), etica nell’intelligenza artificiale e diritto di Internet (limiti e consapevolezze).

Dr. Roberto Tanganelli

Gli ospiti 

Dottoressa Tatiana Miti (Key Account Manager Euristica): “La nostra azienda opera sul mercato italiano e internazionale da oltre 30 anni, con un’esperienza consolidata.

Da 19 anni organizziamo eventi formativi gratuiti sulla privacy e sulle sfide della trasformazione digitale. Cambiamenti che si intensificheranno anche negli anni a venire“.

Dr. Roberto Tanganelli (Presidente Confprofessioni Umbria): “Si tratta di argomenti particolarmente sentiti dalla nostra Associazione.

E’ necessario che i professionisti si riorganizzino quanto a formazione, il G7 sul lavoro di Cagliari ha messo al centro dell’attenzione etica e trasparenza. 

Il computer è uno strumento fondamentale oggi, e l’intelligenza artificiale apre molte opportunità. Ma tutto deve essere gestito nell’ottica della deontologia“.

Federico Fiorucci (vice presidente Confcommercio Umbria): “Oggi grazie a Euristica parliamo di futuro, sono temi che attraversano trasversalmente la vita delle imprese. 

Noi rappresentiamo grandi e piccole aziende. Su questi temi dobbiamo uscire dal modello interpretativo degli anni ’80 e aiutare le imprese a cogliere il futuro“.

Luca Angelini (vice Direttore Confindustria Umbria e Direttore Digital Innovation Hub): “Dobbiamo fare dell’Umbria una regione dove si approfondisce il tema dell’intelligenza artificiale, e soprattutto aiutare le imprese a evolvere in maniera digitale. E’ possibile lavorare in sinergia con grandi capacità tecniche esterne“.

Seminario etica, privacy e intelligenza artificiale 

Matteo Grandi, Gabriele Picchi, Emanuele Florindi e Angela Lo Giudice al Seminario Euristica di Perugia 

Ha moderato il seminario Matteo Grandi giornalista professionista e autore televisivo.

Il Seminario è stato patrocinato da FederPrivacy, Confcommercio Umbria, AssinteL (Associazione Nazionale Imprese ICT), ConfProfessioni, UDIH (Umbria Digital Innovation Hub). 

Dr. Gabriele Picchi (Information & cyber security manager e socio fondatore di Euristica Srl): “Parliamo di protezione dei dati e cybersecurity, rispetto ai quali occorre cambiare passo o sarà troppo tardi.

La pubblica Amministrazione locale, la sanità, le società pubbliche e le Pmi fanno fatica a sviluppare competenze cyber.

Il rapporto clusit testimonia che in Italia gli attacchi crescono in maniera esponenziale, il 2024 è l’anno della consapevolezza. Il tempo medio per realizzare un attacco informatico è passato da 60 giorni nel 2019 a 4 giorni nel 2023 con l’utilizzo della moderna tecnologia. La sfida è quella di costruire un ambiente digitale sicuro.

L’intelligenza artificiale viene utilizzata per fronteggiare gli attacchi. Nel 2025 c’è bisogno di concretezza. William Giasone diceva che il futuro è già qui ma non è equamente distribuito“.

Dr. Emanuele Florindi (Avvocato e DPO, esperto di diritto dell’informatica, bioetica e tutela dei minori): “Parliamo del rapporto tra intelligenza artificiale e protezione dei dati personali, partendo dal presupposto che l’intelligenza artificiale è una imitazione dell’intelligenza umana. 

L’intelligenza artificiale imita e non inventa nulla di nuovo. Esiste un’intelligenza artificiale ristretta, un’intelligenza artificiale generale teorica ma non ancora inventata, e una super intelligenza più evoluta della mente umana. 

I limiti dell’intelligenza artificiale sono di programmazione e possono essere baipassati. Oggi il vero valore che abbiamo nel 21esimo secolo è quello delle informazioni. Occorre studiare e conoscere l’intelligenza artificiale. La risposta è culturale, c’è bisogno di tanta formazione“.

Dottoressa Angela Lo Giudice (Co-Founder di polimeni.legal, Avvocato e DPO): “Parliamo di intelligenza artificiale e della sua percezione pubblica. Questi sono i principi etici da rispettare per avere un’intelligenza artificiale affidabile: intervento e sorveglianza umana, robustezza tecnica e sicurezza, privacy e governance dei dati, trasparenza, benessere sociale e ambientale, responsabilizzazione.

Occorre un’approccio etico all’intelligenza artificiale, una regolamentazione e supervisione umana. Secondo un report di Cisco, l’80% delle aziende che hanno investito in privacy, hanno ottenuto un ritorno positivo quasi doppio rispetto all’investimento iniziale. 

La fiducia dei clienti è fondamentale. L’intelligenza artificiale è in grado di salvare vite, ma può essere anche un rischio: ad esempio è notizia che un ragazzo si è suicidato dopo aver parlato con un robot. L’intelligenza artificiale è ancora addestrata con dati pieni di sessismo e razzismo“.

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Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina e Benedetta Riccardini