Nota congiunta Arpa e Asl Umbria 1: “Dalle analisi dei campioni di materiale raccolti presso l’abitazione di Giovanni Urbani e all’interno delle Cementeria, è esclusa la la presenza di fibre di amianto. Le analisi hanno rilevato la presenza di Fibre Artificiali Vetrose (FAV) utilizzate nei moduli di insonorizzazione della ciminiera da cui è fuoruscito il materiale in oggetto a seguito di rottura meccanica di una delle batterie del silenziatore”.

Cementerie Barbetti

Non è dimostrata una pericolosità per la salute a seguito di ingestione delle FAV, come, d’altra parte non è dimostrato perfino per le fibre di amianto. Inoltre, a partire dal giorno dell’incidente è iniziata una ricognizione visiva ripetuta dell’area interessata maggiormente dalla ricaduta che ha permesso di identificare una zona ben precisa intorno alla località Suelle”.  
Nella nuova ordinanza, inoltre, ai residenti della zona interessata (identificabile nelle seguenti vie: Via del Castello, Via di Suelle, Via della Croce, Via dei lavatoi e Strada di fonte Arcano per gli ultimi 400 metri) di effettuare una accurata pulizia superficiale e il lavaggio con acqua corrente degli ortaggi e della frutta raccolta nell’area di cui sopra.

GUBBIO – Una nota congiunta a firma di Arpa e Asl Umbria 1 comunica che “sono stati recepiti i risultati dell’analisi dei campioni di materiale prelevati sia presso l’abitazione del Signor Urbani Giovanni che all’interno della cementeria Barbetti, che hanno escluso la presenza di fibre di amianto e hanno rilevato la presenza di Fibre Artificiali Vetrose (FAV) utilizzate nei moduli di insonorizzazione della ciminiera da cui è fuoruscito il materiale in oggetto a seguito di rottura meccanica di una delle batterie del silenziatore.

Le FAV, come risulta dalle “Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute Aggiornamento 2016” prodotte a seguito dell’intesa Stato- Regioni – Rep. Atti n. 211/CSR del 10/11/2016, hanno effetti sulla salute soltanto a seguito di inalazione respiratoria, in ambiente confinato soprattutto se con esposizione continuativa, come può avvenire per i lavoratori addetti alla lavorazione di tali fibre.

Non è dimostrata una pericolosità per la salute a seguito di ingestione delle FAV, come, d’altra parte non è dimostrato perfino per le fibre di amianto. Inoltre, a partire dal giorno dell’incidente è iniziata una ricognizione visiva ripetuta dell’area interessata maggiormente dalla ricaduta che ha permesso di identificare una zona ben precisa intorno alla località Suelle”.

A seguito di tale nota e delle indicazioni dettagliate di Arpa e Asl è stata pertanto revocata l’ordinanza datata 8 giugno relativa all’incidente avvenuto all’impianto della cementeria Barbetti, e ne è stata emessa un’ulteriore, contenente, del dettaglio, le seguenti indicazioni:

1 – Alla ditta Cementerie Barbetti S.P.A. in qualità di proprietaria della cementeria in Corso Semonte, viene chiesta verifica mediante sopraluoghi approfonditi delle aree interessate dalla ricaduta

2 – Alla stessa ditta viene chiesto di proseguire nella raccolta delle fibre con mezzi idonei che comportino l’aspirazione mediante apparecchiatura dotata di filtro adeguato alle fibre, evitando qualsiasi risollevamento e dispersione delle stesse.

3 – Le fibre raccolte dovranno essere gestite come rifiuto mediante ditta autorizzata.

Nell’ordinanza, inoltre, ai residenti della zona interessata (identificabile nelle seguenti vie: Via del Castello, Via di Suelle, Via della Croce, Via dei lavatoi e Strada di fonte Arcano per gli ultimi 400 metri) di effettuare una accurata pulizia superficiale e il lavaggio con acqua corrente degli ortaggi e della frutta raccolta nell’area di cui sopra.

comunicato stampa