Ordinato sacerdote dal Vescovo Beniamino Ubaldi nel 1950, si è spento a 95 anni alla Casa di Riposo Mosca dove era tornato dall’Ospedale per gli ultimi istanti di vita accanto ai fratelli Luciano e Maria Santa, e ai tanti nipoti, tra cui Carlo Braccini che lo ricorda con grande affetto. 

Don Pietro Bottaccioli e Monsignor Ceccobelli e don Ubaldo Braccini accanto a Sant’Ubaldo

Profonda la sua devozione a Sant’Ubaldo, epica la sua battaglia per la sicurezza della statale 219 Pian d’Assino. Nel 2018 al nostro giornale raccontò: “Negli anni ’50 ero parroco di Sant’Andrea del Calcinaro, a Costacciaro, e venivo a Gubbio a piedi. Era una camminata di oltre un’ora.
Poi negli anni comprai una vecchia motocicletta che tenevo da una famiglia a Padule. Così, quando scendevo a Gubbio da Costacciaro, avevo la motocicletta per spostarmi e tutto era più semplice“.
Dopo il terremoto del 1984 ho rimesso a posto la Chiesa di Torre dei Calzolari con una ruspa e un trattore, e il contributo volontario di tanti cittadini“. 

GUBBIO – Don Ubaldo Braccini è morto questa mattina all’età di 95 anni alla Casa di Riposo Mosca, dove era tornato dall’Ospedale per gli ultimi istanti di vita accanto ai fratelli Luciano e Maria Santa, e ai tanti nipoti, tra cui Carlo Braccini che lo ricorda con grande affetto.

Don Ubaldo era nato il 17 maggio 1928, da tempo era malato, i funerali saranno celebrati lunedì 16 ottobre a San Francesco con Messa officiata da Monsignor Luciano Paolucci Bedini, e con partenza del corteo funebre dalla Casa di Riposo Mosca (dove sarà allestita nel pomeriggio la camera ardente) alle ore 10 di mattina.

Don Ubaldo Braccini con il sindaco Stirati al Mausoleo

Nel 2018 intervistammo don Ubaldo e queste furono le sue parole al nostro giornale: “Sono stato ordinato sacerdote dal Vescovo Beniamino Ubaldi nel 1950.

I primi quattro anni di sacerdozio li ho trascorsi nella frazione di Sant’Andrea del Calcinaro, a Costacciaro, dove la gente viveva in condizioni di grande povertà senza acqua corrente in casa. 

Nel 1955 sono diventato parroco di Torre dei Calzolari, impegno che ancora oggi ricopro nonostante l’età avanzata. Non ho dato le dimissioni perché, come ho detto al nuovo Vescovo Monsignor Paolucci Bedini, il mio successore non è ancora nato“.

Poi don Ubaldo commosso disse: “Ho fatto il prete ma ho condotto anche dure battaglie come quella per la Pian D’Assino, la strada della morte. Dopo il terremoto del 1984 ho rimesso a posto la Chiesa di Torre dei Calzolari con una ruspa e un trattore, e il contributo volontario di tanti cittadini.

Don Ubaldo Braccini

Sono stato sempre molto legato ai miei parrocchiani, che ho visitato 25 volte in Lussemburgo perché gli uomini all’epoca emigravano in cerca di lavoro separandosi dalle famiglie. In 70 anni di sacerdozio ho cercato di testimoniare il mio amore per il Signore, anche grazie all’aiuto dei parrocchiani di Torre e Spada“.

C’è un episodio in particolare della vita di Don Ubaldo, che ci sentiamo di raccontare perché è stato lui stesso a parlarne ai propri parrocchiani durante la Messa per i suoi 90 anni.

Quando negli anni ’50 ero parroco di Sant’Andrea del Calcinaro, a Costacciaro, venivo a Gubbio a piedi. – ha raccontato don Ubaldo visibilmente commosso dai ricordi – Era una camminata di oltre un’ora. Poi negli anni comprai una vecchia motocicletta che tenevo da una famiglia a Padule. Così, quando scendevo a Gubbio da Costacciaro, avevo la motocicletta per spostarmi e tutto era più semplice”. 

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina