L’ex Sindaco di Gubbio: “Abbiamo lasciato un grande patrimonio di investimenti progetti e risorse, abbiamo messo a disposizione della città 60 milioni di euro“.
In merito agli autovelox sulla statale 219 Pian d’Assino, Stirati spiega di aver portato a compimento l’intero iter autorizzativo, e che l’attuale Amministrazione doveva solo dare seguito alle procedure di installazione.
GUBBIO – L’ex sindaco Filippo Stirati interviene con una dichiarazione video al nostro giornale, in merito alla questione della mancata installazione degli autovelox sulla statale 219 Pian d’Assino, spiegando di aver lasciato in dote alla città 60 milioni di euro di investimenti.
Filippo Stirati: “La nuova Amministrazione comunale sembra abbia scoperto la difficoltà del governo della città. Un conto è la propaganda e la campagna elettorale, un conto è prendere le redini di una pubblica amministrazione.
Lo dico riferendomi alla vicenda autovelox, dove ho ricevuto pesanti accuse, nel senso che sono stato a suo tempo accusato di non aver attivato gli autovelox, e di aver frenato la loro installazione per ragioni elettoralitiche,
Ora, se è vero come dichiararono i rappresentanti della maggioranza, che gli autovelox erano pronti e bastava semplicemente dare il via, non capisco sinceramente perché dopo un anno questo non sia avvenuto.
La verità è che con il mio esecutivo avevo portato a compimento l’intera procedura, recependo tutte le autorizzazioni, e avevamo messo sia nel bilancio corrente che nella parte investimento le risorse necessarie per questa installazione.
Di fatto a conclusione del mio mandato era tutto pronto affinché ciò potesse accadere, non capisco perché l’attuale Amministrazione non abbia dato seguito.
Abbiamo lasciato un grande patrimonio di investimenti progetti e risorse, abbiamo messo a disposizione della città 60 milioni di euro.
Una rivendicazione impropria dell’Amministrazione comunale riguarda anche gli Antichi Umbri, quando noi avevamo già predisposto tutto: risorse, progetti, autorizzazioni dall’area interna e dal bilancio comunale, di fatto si trattava di fare solo la gara e di partire con i lavori come è stato fatto.
Su questo è necessario che i cittadini siano adeguatamente informati, ed è giusto che ci sia grande trasparenza e partecipazione dei dati“.
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