La Pasqua non è stata ottima quanto a presenze turistiche. Ma i ponti festivi del 25 aprile e 1° maggio fanno registrare un incremento di presenze turistiche di italiani e stranieri, che si fermeranno in città mediamente per due notti. Si tratta per lo più di Famiglie italiane, mentre gli stranieri sono il 10% del totale delle presenze turistiche in città. Pochi i giovani. 
La Presidente Gloria Pierini (GAU – Consorzio Gubbio Alta Umbria): “Le condizioni metereologiche sono sempre una componente molto importante, se c’è pioggia, c’è meno richiesta. I turisti sono soprattutto italiani, pochi stranieri, intorno al 10% del totale delle presenze turistiche a Gubbio. Tante famiglie e pochi giovani. Nessuno ha espresso particolari disagi riguardo la città”.

La Presidente Gloria Pierini

Associazione Iridium (agriturismi eugubini): “I nostri ospiti visitano l’Umbria, le Marche, la Toscana, spesso e volentieri tornano proprio a Gubbio per cenare nei suoi ristoranti, o nei bar cittadini e visitano i negozi per acquistare i prodotti locali“. 

GUBBIO – La Pasqua 2025 non sarà ricordata a Gubbio per il turismo, ma i ponti festivi del 25 aprile e 1° maggio fanno registrare un incremento di presenze turistiche di italiani e stranieri, che si fermeranno in città mediamente per due notti.

Si tratta per lo più di Famiglie italiane, mentre gli stranieri sono il 10% del totale delle presenze turistiche in città. Pochi i giovani.

La Presidente Gloria Pierini (GAU – Consorzio Gubbio Alta Umbria): “L’andamento del turismo per il ponte del 25 aprile è positivo. Soprattutto quello per il Primo di Maggio. Si tratta di soggiorni di massimo due notti generalmente, mentre il ponte del 25 aprile è stato più un mordi e fuggi, forse anche per il tempo incerto.

Le condizioni metereologiche sono sempre una componente molto importante, se c’è pioggia, c’è meno richiesta. Comunque i ponti festivi del 25 aprile e 1° maggio sono sicuramente migliori rispetto alla Pasqua.

I turisti sono soprattutto italiani, pochi stranieri, intorno al 10% del totale delle presenze turistiche a Gubbio. Tante famiglie e pochi giovani. Nessuno ha espresso particolari disagi riguardo la città”.

Presso l’Ufficio comunale di Informazioni turistiche in via della Repubblica, circa 200 persone hanno chiesto informazioni sulla città di Gubbio il 25 aprile.

L’Associazione Iridium (agricoltura, turismo, ambiente): “Abbiamo trasformato un territorio montano e svantaggiato in un polo attrattivo grazie alla natura, al silenzio, alla qualità del cibo, alla tranquillità.

I nostri ospiti visitano l’Umbria, le Marche, la Toscana, spesso e volentieri tornano proprio a Gubbio per cenare nei suoi ristoranti, o nei bar cittadini e visitano i negozi per acquistare i prodotti locali.

Sappiamo bene che il turismo a Gubbio va pensato, o forse ripensato da zero, perché manca una vera cultura imprenditoriale del settore. Spesso gli eventi sono espressioni di una comunità viva, ma chiusa nelle proprie colline, più che strumenti di attrazione turistica.

Raramente abbiamo beneficiato di politiche regionali dedicate o favorevoli. È tempo di cambiare passo: servono eventi strategici, legati ai periodi dell’anno più propizi, capaci di valorizzare l’identità di Gubbio e di attrarre visitatori con proposte autentiche e ben strutturate“.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina