Il 13 febbraio scorso si era chiusa l’istruttoria dibattimentale relativa al Processo Greenvest e Greengenetics. Questa mattina (giovedì 20 marzo), al Tribunale di Perugia, l‘udienza è durata 4 ore (dalle ore 9:30 alle 13:30), completamente dedicata alla requisitoria della dottoressa Gemma Miliani, Pubblico Ministero titolare delle indagini, che terminerà il proprio intervento il 27 marzo formulando le proprie richieste.
IL PM ha più volte definito il 7 maggio 2021, “un giorno di ordinaria follia“. L’udienza è iniziata con la proiezione delle immagini registrate subito dopo l’esplosione dai Vigili del Fuoco e dalla Scientifica dei Carabinieri.
Il PM ha descritto lo stato dei luoghi prima dell’esplosione del 7 maggio 2021, dicendo che non si può parlare di laboratorio, ma di “accrocco di morte” per lo stato degli impianti, e per la mancanza assoluta di precauzioni a favore dei lavoratori.
Elisabetta D’Innocenti è morta sul colpo, ed è stato possibile riconoscere il suo corpo tramite un tatuaggio. Samuel Cuffaro è morto dopo 15 minuti: il Dr. Massimo Lancia ha trovato tracce di fumi da combustione nei suoi polmoni.

L’Avvocato Ubaldo Minelli
Durante il sopralluogo del 19 maggio 2021 è stata trovata una botola a piano terra contenete 600 kg di canapa. E’ stato accertato l’acquisto di pentano tramite Aziende Multinazionali, con circa 3.080 litri di pentano consegnati in un mese. L’attività di abbattimento del THC tramite il pentano sarebbe stata taciuta a tutti.
Per tutte queste ragioni, la dottoressa Gemma Miliani ritiene configurabile il reato di omicidio plurimo doloso e di lesioni plurime gravissime.
PERUGIA – Continuano presso l’Aula degli Affreschi della Corte di Assise del Tribunale di Perugia, le udienze del Processo per l’esplosione del 7 maggio 2021 al laboratorio di lavorazione della cannabis light a “Canne Greche” di Gubbio, in cui persero la vita Elisabetta D’Innocenti e Samuel Cuffaro, con due feriti Alessio Cacciapuoti e Kevin Dormicchi che riportarono lesioni gravissime.
Con l’udienza del 13 febbraio scorso, si era chiusa l’istruttoria dibattimentale relativa al Processo Greenvest e Greengenetics.
Questa mattina (giovedì 20 marzo), al Tribunale di Perugia c’era grande attesa per la discussione e le conclusioni del Pubblico Ministro Dottoressa Gemma Miliani.
Il 27 marzo 2025 si terrà in aula la discussione e le conclusioni delle parti civili, mentre il 10 aprile 2025 è prevista la discussione e le conclusioni delle difese degli imputati. Sempre il 10 aprile 2025 è prevista anche la camera di consiglio e la sentenza di primo grado.
Il Pubblico Ministero

Il 118 a Canne Greche il 7 maggio 2021
Un’udienza durata 4 ore (dalle ore 9:30 alle 13:30), completamente dedicata alla requisitoria della dottoressa Gemma Miliani, Pubblico Ministero titolare delle indagini, che terminerà il proprio intervento il 27 marzo formulando le proprie richieste.
Nel corso della requisitoria, la dottoressa Gemma Miliani ha più volte definito il 7 maggio 2021, “un giorno di ordinaria follia“. L’udienza è iniziata con la proiezione delle immagini registrate subito dopo l’esplosione dai Vigili del Fuoco e dalla Scientifica dei Carabinieri.
Il Pubblico Ministero ha descritto lo stato dei luoghi prima dell’esplosione del 7 maggio 2021, dicendo che non si può parlare di laboratorio, ma di “accrocco di morte” per lo stato degli impianti, e per la mancanza assoluta di precauzioni a favore dei lavoratori.
Il PM ha ricostruito la posizione delle vittime (deceduti e superstiti), con l’ausilio di immagini molto forti, in cui si sono visti i corpi delle vittime. Elisabetta D’Innocenti è morta sul colpo, ed è stato possibile riconoscere il suo corpo tramite un tatuaggio. Samuel Cuffaro è morto dopo 15 minuti: il Dr. Massimo Lancia ha trovato tracce di fumi da combustione nei suoi polmoni.
La dottoressa Gemma Miliani ha descritto anche i ruoli degli imputati, le cause dell’esplosione e le attività svolte dalle vittime e dai superstiti. Ha passato in rassegna le chat tra gli imputati, in particolare quelle tra M.G. e R.A. parlando di vocali agghiaccianti.

I soccorritori sul posto in Zona Sette Strade
Per quanto riguarda l’abbattimento del THC (principio attivo della cannabis light), si sarebbe trattato di un procedimento completamente fuori legge. Il PM: “Non si può parlare di incidente sul lavoro, ma di omicidio plurimo doloso e di plurime lesioni gravissime“.
E’ stato spiegato che l’abbattimento del THC (principio attivo della cannabis light) avviene in modo naturale, ad esempio con l’essicazione, non con il lavaggio tramite il pentano. Gli esperti hanno detto di non aver mai sentito parlare di abbattimento del THC con il pentano.
Durante il sopralluogo del 19 maggio 2021, dodici giorni dopo l’esplosione, è stata trovata una botola a piano terra contenete 600 kg di canapa. E’ stato accertato l’acquisto di pentano tramite Aziende Multinazionali, con circa 3.080 litri di pentano consegnati in un mese.
I rapporti di lavoro con le Multinazionali li curava l’imputato R.L.. E’ stata anche spiegata la posizione di M.G., che avrebbe avuto un ruolo nell’approvvigionamento del pentano, visto che in alcuni casi aveva provveduto a scaricarlo con l’aiuto dei suoi dipendenti. In ogni caso il suo nome figurava sulle bolle di consegna.
E’ stato detto che la mattina dell’esplosione c’era un odore irrespirabile nella zona del laboratorio. Alessio Cacciapuoti, all’epoca minorenne, sarebbe stato impiegato in attività molto pericolose. Con il carico di pentano del 24 marzo, l’attività lavorativa diventa industriale e non più agricola.
In un caso, l’imputato R.A. avrebbe omesso corrette comunicazioni a un committente di lavoro, che gli aveva portato un carico di canapa per essere lavorata. R.A. non gli avrebbe fatto vedere il laboratorio, parlando di segreto industriale e tutela del know how aziendale. L’attività di abbattimento del THC tramite il pentano sarebbe stata taciuta a tutti.
La mamma di Samuel Cuffaro, Alonge Fiorella, disse che suo figlio è stato chiamato dalla morte. La Pubblica accusa, al contrario, sostiene che il giovane Samuel Cuffaro il 7 maggio 2021 sarebbe stato chiamato dal datore di lavoro all’interno del laboratorio dove poi è morto, per mettere a posto uno scassale, distogliendolo dal suo lavoro tradizionale nei campi di coltivazione delle piante a Ferratelle.

Avvocato Francesca Pieri
Per tutte queste ragioni, la dottoressa Gemma Miliani ritiene configurabile il reato di omicidio plurimo doloso e di lesioni plurime gravissime.
Le parti civili
Avvocato Ubaldo Minelli (difensore della Famiglia Cuffaro): “L’analisi effettuata questa mattina dal Pubblico Ministero è stata tutta incentrata sulla prevedibilità dell’esplosione e quindi della sua evitabilità.
Il Pubblico Ministero ritiene configurabile il reato di omicidio plurimo doloso, per cui si prospettano richieste di condanna a pene pesantissime“.
Avvocato Francesca Pieri (difensore di Alessio Cacciapuoti): “Il Pubblico Ministero ha ripercorso la dinamica dei fatti in maniera molto approfondita e analitica. Concordo con i ruoli che ha riconosciuto agli imputati nella vicenda criminosa, compresi quelli che figurano come soci occulti.
Come parti civili restiamo in attesa delle richieste della Pubblica accusa per poi avanzare anche richieste di risarcimento del danno, e approfondire e rafforzare l’esame dei fatti“.
Era presente in Aula in Tribunale a Perugia il papà di Samuel, Gaetano Cuffaro, che ha visto per la prima volta dall’esplosione del 7 maggio 2021 le terribili immagini del figlio morto.
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Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina