Quest’anno la Processione e la Santa Messa in Basilica sono state anticipate di un giorno al 4 marzo, cioè il giorno precedente la data ufficiale della Canonizzazione del 5 marzo, perchè la memoria liturgica coincide con il Mercoledì delle Ceneri. 
Fu Papa Celestino II che, con apposita bolla, data dal Laterano il 5 marzo 1192, lo canonizzò, annoverò il Vescovo di Gubbio Ubaldo Baldassini ufficialmente tra i campioni esemplari della fede cattolica, chiedendo agli eugubini di festeggiarlo, come già avevano cominciato a fare, hilariter, cioè con gioia.
Una serata fredda e ventosa, ma limpida nel cielo arrossato del tramonto, ha accolto la Processione in Basilica, scortata dai Vigili del Fuoco di Gubbio, e con la presenza del sindaco Vittorio Fiorucci con la fascia tricolore. 
Durante l’Omelia, il Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini ha detto: “Trent’anni dopo la sua morte, la memoria di Ubaldo era ancora così forte, che il popolo eugubino pressò il Papa perchè fosse dichiarato Santo. Gli eugubini sentivano il grande bene ricevuto dal Vescovo Ubaldo… 

L’arrivo della Processione in Basilica

Gli eugubini chiesero al Papa che il Vescovo Ubaldo fosse fatto Santo perchè la sua memoria attraversasse i secoli. Un esempio di uomo di pace e riconciliazione“. 
Il Vescovo Luciano ha portato la Croce lungo tutti gli stradoni del monte Ingino, dalla Cattedrale in Basilica. 

GUBBIO – Ricorrono quest’anno gli 833 anni della Canonizzazione di Sant’Ubaldo. Per ricordare e celebrare l’anniversario della Canonizzazione di Ubaldo è stata celebrata la Santa Messa in Basilica, con liturgia della Canonizzazione martedì 4 marzo, cioè il giorno precedente la data ufficiale del 5 marzo, perchè quest’anno la memoria liturgica coincide con il Mercoledì delle Ceneri.

Fu Papa Celestino II che, con apposita bolla, data dal Laterano il 5 marzo 1192, lo canonizzò, annoverò il Vescovo di Gubbio Ubaldo Baldassini ufficialmente tra i campioni esemplari della fede cattolica, chiedendo agli eugubini di festeggiarlo, come già avevano cominciato a fare, hilariter, cioè con gioia.

La celebrazione è un momento per la città e per tutta la comunità di rivolgersi con la fede di sempre al suo amato Santo, per invocare con rinnovata speranza la sua potente intercessione a protezione della città e del suo popolo.

La Santa Messa in Basilica è stata presieduta dal Vescovo Luciano insieme al vicario generale e Cappellano della Festa dei Ceri don Mirko Orsini, e al Rettore della Basilica di Sant’Ubaldo don Giuseppe Ganassin.

Una serata fredda e ventosa, ma limpida nel cielo arrossato del tramonto, ha accolto la Processione in Basilica, scortata dai Vigili del Fuoco di Gubbio, e con la presenza del sindaco Vittorio Fiorucci con la fascia tricolore.

Il Vescovo Luciano in Basilica

Durante l’Omelia, il Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini ha detto: “Chiediamo a Sant’Ubaldo di accompagnarci alla misericordia di Dio. 

Trent’anni dopo la sua morte, la memoria di Ubaldo era ancora così forte, che il popolo eugubino pressò il Papa perchè fosse dichiarato Santo. Gli eugubini sentivano il grande bene ricevuto dal Vescovo Ubaldo. Ciò è raccontato anche nelle cronache biografiche dell’epoca.

Per tuti è stato fratello, padre, guida. Tutti hanno riconosciuto il tanto bene che ha voluto a questa città e a questa terra. Ricordiamo l’intercessione di fronte a Federico Barbarossa. 

Gli eugubini chiesero al Papa che il Vescovo Ubaldo fosse fatto Santo perchè la sua memoria attraversasse i secoli. Un esempio di uomo di pace e riconciliazione. Torniamo a voler bene a questa città per prenderci cura di ciò che è di tutti“.

Il Vescovo Luciano ha portato la Croce lungo tutti gli stradoni del monte Ingino, dalla Cattedrale in Basilica.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina