Lo storico dipinto era stato sottratto alla Pinacoteca di Palazzo dei Consoli nel 1979. Nei giorni scorsi è stato ritrovato dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale al termine di approfondite indagini, e questa mattina l’opera d’arte è stata restituita alla città di Gubbio.
Le indagini iniziarono già nel 1979 con il giovane Brigadiere dei Carabinieri di Gubbio Giampiero Giurelli, e dopo 45 anni si sono concluse grazie al lavoro del Nucleo Carabinieri TPC di Bologna.
La Direttrice Cristina Galassi: “Per quanto riguarda l’autore si tende a crede a uno ‘Pseudo Pier Francesco Fiorentino’, sotto questo nome si raccoglie infatti un cospicuo corpus di opere realizzate da un anonimo maestro fiorentino e dalla sua bottega che, nella seconda metà del XV secolo, furono intensamente attivi nella produzione di raffinate composizioni tratte dal repertorio iconografico di grandi maestri dell’epoca quali Fra Filippo Lippi (1406/1469), Francesco Di Stefano detto ‘Pesellino’ (1422/1457)“.

L’arrivo a Gubbio della “Madonna del Melograno”
Non è certo quando l’opera è arrivata in Comune a Gubbio, forse tra il 1909 e il 1920. La cassa in legno con la quale è stata trasportata l’opera. è stata realizzata dalla ditta Ikuvium
Il Tenente Colonnello Carabinieri TPC Giuseppe Marseglia: “Per accertarci definitivamente che fosse l’originale e non una copia, abbiamo controllato le impronte digitali dell’opera d’arte. Circa 15 elementi ci hanno convinto che fosse il quadro originale“.
GUBBIO – Nei giorni scorsi i Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale hanno ritrovato l’opera d’arte storica Madonna del Melograno, sottratta nel 1979 dalla pinacoteca di Palazzo dei Consoli.
“Il furto della Madonna del Melograno non fu soltanto la sottrazione di un’opera d’arte, ma una profonda violazione dell’identità culturale del popolo eugubino“, ha spiegato in una nota l’Amministrazione comunale di Gubbio.
Il ritrovamento della “Madonna del Melograno” è stato festeggiato con il Campanone che ha suonato a festa. Questa mattina (mercoledì 11 dicembre) la riconsegna ufficiale del dipinto da parte dei Carabinieri TPC, alla presenza delle massime autorità civili e religiose.
Per l’occasione erano presenti, il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, il sindaco Vittorio Fiorucci, l’assessore alla Cultura Paola Salciarini, la direttrice della Scuola di specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Perugia Cristina Galassi.

La cassa con la quale è stata trasportata l’opera. è stata realizzata dalla ditta Ikuvium
Le indagini
Il dipinto, raffigurante “Madonna del Melograno”, delle dimensioni cm 65 x 44, veniva recuperato dal Nucleo TPC di Bologna nel mese di ottobre del 2024.
Un recupero che richiedeva un’attenta e delicata attività di polizia giudiziaria, dettata dal notevole e prestigioso valore del bene d’arte, nell’individuare e ricercare quegli elementi irripetibili, le cosiddette “impronte digitali dell’opera”, al fine di acclarare con certezza che la tavola fosse proprio quella asportatanel1979.
Nell’immediatezza dei fatti, i militari TPC, ottenuta la notizia, si adoperavano ad acquisire presso la Pinacoteca civica di Gubbio un’effige fotografica scattata ad alta risoluzione raffigurante l’opera d’arte prima dell’evento criminoso.
Tale attività, in un primo luogo, permetteva di evidenziare ben 14 particolari irripetibili, quali cadute pittoriche, fori di tarlo o danneggiamenti localizzati sulla superficie pittorica dell’opera d’arte asportata che, confrontati sul bene culturale oggetto di informazione permettevano di riscontrare come quest’ultima risultava essere identica, in ogni sua parte, con il dipinto della “Madonna del Melograno”, compendio di furto e oggetto di ricerca.

“Madonna del Melograno” a Palazzo dei Consoli
L’indagine, così proseguita con un’accurata ed attenta comparazione di confronto tra l’immagine del dipinto asportato e la visione diretta dell’opera d’arte posseduta in buona fede dal richiedente, consentiva di acclarare con assoluta certezza che la tavola a tempera era proprio quella trafugata dalla Pinacoteca eugubina, in quanto presentava l’esatta corrispondenza nonché la puntuale localizzazione di tutti i punti irripetibili dell’opera d’arte trafugata.
A conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri dell’Arte, il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, che ha coordinato e diretto le attività investigative, disponeva la riconsegna della pregevole tavola quattrocentesca al Museo civico del Comune di Gubbio, proprietario dell’opera, consentendo di poterla restituire alla comunità eugubina e quindi all’intera collettività, celebrando così il ritorno del dipinto trafugato come un doppio dono alla comunità.
Un simbolo di fede cristiana, che si rinnova a ridosso dell’avvenuta celebrazione dell’Immacolata, e nel contempo un richiamo al legame con la natura e le sue luci, che si accende insieme all’albero di natale più grande del mondo.

La spiegazione dell’opera d’arte da parte dei Carabinieri TPC
Gli interventi
Il sindaco Vittorio Fiorucci: “Erano 45 anni che questa opera mancava da Gubbio. Un’opera che per la città ha un valore affettivo. E’ molto importante la simbologia che racchiude, che identifica la prosperità. Possiamo dire che è stata l’opera a trovare noi. Oggi è un giorno di festa per Gubbio“.
Il Vescovo Monsignor Luciano Paolucci Bedini: “In questi giorni che i ladri stanno compiendo furti sul territorio, sappiamo che cosa vuol dire quando qualcuno ti entra in casa.
Il ritorno di quest’opera a Gubbio serve per raccoglierci tutti intorno a qualcosa che ci rappresenta. Questi sono i nostri gioielli. Questo piccolo quadro ci ricorda che dobbiamo ritrovarci a casa, insieme nelle nostre case“.
Assessore Paola Salciarini: “E’ un momento importante per la città di Gubbio. Oggi risaniamo una ferita, nel 1979 quando l’opera venne rubata, io avevo 6 anni, e mi ricordo che Palazzo dei Consoli era avvolto nelle tenebre.
Ringrazio i Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, grazie anche alla ditta Ikuvium che ha realizzato la cassa in legno dentro la quale è stata trasportata l’opera“.

Madonna del Melograno
La direttrice della Scuola di specializzazione in beni storico artistici dell’Università di Perugia Cristina Galassi: “Un giorno di festa sottolineato dal suono del Campanone. Nel quadro si possono vedere una Madonna con il San Giovannino. E’ stata importante la documentazione fotografica esistente.
Per quanto riguarda l’autore si tende a crede a uno ‘Pseudo Pier Francesco Fiorentino’, sotto questo nome si raccoglie infatti un cospicuo corpus di opere realizzate da un anonimo maestro fiorentino e dalla sua bottega che, nella seconda metà del XV secolo, furono intensamente attivi nella produzione di raffinate composizioni tratte dal repertorio iconografico di grandi maestri dell’epoca quali Fra Filippo Lippi (1406/1469), Francesco Di Stefano detto ‘Pesellino’ (1422/1457).
Per il chiaro riferimento stilistico ai due maestri fiorentini, lo storico dell’arte Federico Zeri coniò per questa serie di opere l’espressione ‘imitatori di Lippi e Pesellino‘.
Non è certo quando l’opera è arrivata in Comune a Gubbio, forse tra il 1909 e il 1920. E’ una Madonna magnifica, ed è una gioia enorme quando queste opere vengono ritrovate“.
Tenente Colonnello Carabinieri TPC Giuseppe Marseglia: “Il ritrovamento del quadro è frutto di un lavoro di ricerca durato 45 anni. Per accertarci definitivamente che fosse l’originale e non una copia, abbiamo controllato le impronte digitali dell’opera d’arte. Circa 15 elementi ci hanno convinto che fosse il quadro originale“.
Un grande applauso ha accolto la storica opera d’arte all’interno di Palazzo dei Consoli. Contemporaneamente ha suonato il Campanone per una mattinata di festa che si prolungherà nei prossimi giorni con la possibilità di visite gratuite.
Scuole e visite gratuite
Per dar modo a tutte le eugubine e agli eugubini di rivedere dopo oltre 40 anni l’opera, è previsto l’ingresso gratuito per tutti a Palazzo dei Consoli dalle ore 15 alle 19 di oggi (mercoledì 11 dicembre), giorno di ritorno in città della Madonna del Melograno, e il 6 gennaio dalle ore 10 alle 18.
Anche per le ragazze e i ragazzi delle scuole sarà possibile entrare gratuitamente per poter rivedere l’opera esposta nel Palazzo dei Consoli.

“Madonna del Melograno”
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Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina