Alla Casa di Sant’Ubaldo è stato presentato il volume “Truffle/Truffe. Una storia di Grandi passioni“, nato dall’idea e dalle ricerche storiche di Francesco Allegrucci, e portato avanti dalla moglie Barbara Bettelli con il contributo di Sonia Merli storica Medievalista. 
Il libro rappresenta la prima e, fino ad ora, unica iconografia del tartufo, ne parla in modo contestualizzato dal punto di vista privilegiato dei documenti originali e delle fonti storiche.
Barbara Bettelli ha saputo dare continuità non solo alla memoria, ma alla passione con cui lavorava il marito e al forte legame con la città di Gubbio, che si è trasformato in un valore di cultura…

“Truffle/Truffe. Una storia di Grandi passioni”

… capace di saldare quell’eterno legame della storia con la cultura e un territorio, che va al di là delle tradizioni, e diviene portavoce dell’ideale di vita di Francesco Allegrucci.

GUBBIO – La passione è multiforme, nasce dalla profondità dell’animo, come il tartufo nasce e cresce nella profondità della terra, un legame intimo con la creazione e con l’essenza più ancestrale, come dimostra proprio il suo profumo di pura essenza, come dimostra il libro: “Truffle/Truffe. Una storia di Grandi passioni“, presentato domenica 10 novembre nelle sale storiche della Casa di Sant’Ubaldo in via Baldassini.

Il libro rappresenta proprio la prima e, fino ad ora, unica iconografia del tartufo, ne parla in modo contestualizzato dal punto di vista privilegiato dei documenti originali e delle fonti storiche.

Dagli arabi ai monaci Benedettini, lo troviamo in libri rari, prime edizioni di cinquecentine, scovati in biblioteche e archivi, fino a libri ottocenteschi; a partire dall’anno mille, in pergamene per finire in stampe e illustrazioni preziose e rare.

La presentazione del volume alla Casa di Sant’Ubaldo

Quella del tartufo è una storia che si perde nella luce dei secoli, riscoperta grazie all’idea geniale di Francesco Allegrucci (prematuramente scomparso nel maggio 2021), che con una vasta cultura e sensibilità per la storia e per il collezionismo iniziò un’approfondita ricerca storica, messa a punto e data alle stampe grazie al contributo di Sonia Merli, storica Medievalista, stampato da Fabrizio Fabbri editore.

Il libro è frutto di una vasta ricerca iconografica, raccolta raccolta da stampe, libri antichi e documenti che danno luce al tartufo, fungo che nasce nell’oscurità della terra.

A causa della morte di Francesco, l’eredità della genesi del libro è stata valorizzata dalla moglie, Barbara Bettelli, che ha saputo dare continuità non solo alla memoria, ma alla passione con cui lavorava il marito e al forte legame con la città di Gubbio, che si è trasformato in un valore di cultura.

Simbolo di ricchezza, dono di lusso per onorare principi e alto prelati, il tartufo ha sempre portato con sé un alone di mistero; raro e prezioso, afrodisiaco e capace di risanare l’animo e la salute per secoli la sua conoscenza ha oscillato tra mito e medicina, tra scienza e cultura botanica, al tartufo sono state riservate sempre attenzioni e cure particolari anche nelle stampe, nelle incisioni, e nei libri che lo studiano e divulgano in modo scientifico.

Barbara Bettelli

Il volume iconografico si presta così a multiformi punti di vista e a letture diverse ogni volta che viene presentato: a iniziare da Gubbio nel dicembre del 2022; l’aula magna della Facoltà di Agraria di Perugia, a Bevagna, con il suo prezioso Taccuino Sanitatis, fino a Pietralunga, luogo inesauribile di tartufo.

Immancabile la partecipazione dello storico amico Giuliano Martinelli (della Giuliano Tartufi), che ha subito sposato la causa della pubblicazione, accomunando la sua profonda natura di tartufaro con la veste culturale del libro.

Grazie all’intuito di Lorenzo Diamantini, a Gubbio, sono stati tanti gli interventi e i contributi scientifici: Prof.ssa Domizia Donnini, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Università di Perugia; Prof. Andrea Maraschi, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari, Università di Bologna, insieme agli autori Dott.ssa Sonia Merli, Khalil Research Centre, Università di Oxford e Dott. Marco Maovaz, Centro di Ateneo di Museologia Scientifica, Università di Perugia. L’incontro è stato moderato dal Dott. Giuseppe Nardelli.

Un modo, durante l’ormai storica Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco e dei Prodotti tipici, capace di saldare quell’eterno legame della storia con la cultura e un territorio, che va al di là delle tradizioni, e diviene portavoce dell’ideale di vita di Francesco Allegrucci.

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Isabella Ceccarelli