Per i bambini eugubini scuole moderne nell’ambito della prevenzione sismica”. L’assessore ai lavori pubblici Valerio Piergentili indica la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico delle Scuole di Gubbio come l’atto amministrativo più importante della legislatura. “La sfida più grande”. 

La Scuola “Aldo Moro”

Tante le scuole già completate: Branca, Torre dei Calzolari, Villa Fassia, Cipolleto, Madonna del Ponte; in via di completamento l’Aldo Moro, la Media Ottaviano Nelli di via Parruccini, l’Edificio scolastico di via Perugina e da ultimo la messa in sicurezza dell’infanzia di Spada e della scuola materna di Padule. 
Il mio bagaglio culturale e umano non è soltanto eredità di mio padre (non me ne voglia), ma anche di mia madre e di mia nonna Emma, che mi hanno cresciuto in una famiglia da sempre interessata alla politica”. 

GUBBIO – Con l’Assessore comunale Valerio Piergentili facciamo il punto sullo stato di esecuzione delle opere pubbliche a Gubbio e sulla manutenzione delle strade territoriali a meno di un anno dalla conclusione del mandato amministrativo.

Assessore Piergentili, le opere pubbliche rappresentano il perno sul quale la città ripartirà. Ci illustra i principali progetti finanziati e in corso di esecuzione?

Sono stati anni complessi ma molto proficui per il settore opere pubbliche. Siamo stati abili a intercettare una moltitudine di finanziamenti che stiamo tuttora mettendo in cantiere. La sfida più grande è stata la ‘messa in sicurezza’ della quasi totalità delle Scuole di proprietà comunale.

Edificio Scolastico, conferenza stampa con Stirati e assessore Agabiti

Restituire scuole sicure è sicuramente una grande soddisfazione, difficile non ricordare la tragedia di San Giuliano di Puglia del 2002, quando il crollo di una scuola portò alla morte di 27 bambini e un’insegnante.

L’operazione dei lavori sulle scuole ha certamente arrecato disagi alle famiglie, insegnanti e personale scolastico, che comprendiamo, ma alla chiusura dei cantieri i bambini eugubini avranno scuole all’avanguardia nell’ambito della Prevenzione sismica.

Tante le scuole già completate: Branca, Torre dei Calzolari, Villa Fassia, Cipolleto, Madonna del Ponte; in via di completamento l’Aldo Moro, la Media Ottaviano Nelli di via Parruccini, l’Edificio scolastico di via Perugina e da ultimo la messa in sicurezza dell’infanzia di Spada e della scuola materna di Padule. Ritengo strategica, inoltre, la pavimentazione del parcheggio dell’ex seminario (parte sterrata).

A fine ottobre inizieranno i lavori, ponendo rimedio a un servizio poco dignitoso, quello dell’attuale parcheggio, importantissimo per la città. Entro l’anno verrà avviata la fase conclusiva del cantiere del PUC di San Pietro, un’opera che ha segnato un ferita importante per la città di Gubbio, da vent’anni incompiuta.

Nonostante idealmente rappresenti un luogo strategico, tenere ferma un’opera pubblica per cosi tanto tempo ha sortito un effetto contrario sul Quartiere e sull’intera città“.

Il Sindaco Stirati ha più volte ripetuto pubblicamente che una grande ingiustizia è rappresentata dal fatto che Gubbio riceve risorse dallo Stato per i suoi 33mila abitanti e non per essere il 4° Comune pi d’Italia.

Valerio Piergentili

Quali problemi ha creato all’Amministrazione comunale questa forma di assegnazione delle risorse statale?

“Il mio rammarico, proprio in consapevolezza di questa situazione, è quello di non aver potuto dare risposte adeguate sulla manutenzione delle strade del nostro territorio.

A differenza delle opere pubbliche, per le quali il Comune è potuto intervenire grazie alla partecipazione a bandi e all’intercettazione di fondi europei (circa 30 i milioni acquisiti), per la manutenzione delle strade risorse di questo genere non ci sono.

Le uniche risorse extracomunali per la manutenzione delle strade che abbiamo avuto a disposizione sono i fondi PSR, che nelle prossime settimane ci permetteranno di intervenire nel tratto di strada tra Mesola e Camporeggiano, Camporeggiano – San Martino in Colle e a Valdichiascio.

Purtroppo è solo una piccola boccata di ossigeno, non sufficiente a rispondere a tutte le richieste dei cittadini“.

La critica che va per la maggiore nei confronti della Giunta comunale di cui lei fa parte, è che siete stati in questi anni poco concreti a livello amministrativo. Cosa si sente di replicare in qualità di Assessore ai lavori pubblici?

Andrebbe capito cosa si intende per concretezza. Dal mio punto di vista posso dire di aver lavorato sodo per Gubbio, con l’obiettivo di lasciare al futuro una città migliore di quella che avevamo ereditato nel 2014, quando è iniziata la nostra amministrazione. E credo che i numeri delle opere intraprese e concluse parlino da soli“.

L’assessore regionale Paola Agabiti, con il Sindaco Stirati e l’assessore Valerio Piergentili

Qual è l’opera pubblica o l’atto amministrativo che meglio rappresenta e riassume i suoi anni da Amministratore della città?

È difficile sceglierne uno! Di pancia direi l’opera di intervento sulle scuole, per la rilevanza che ha. Ma anche l’intervento su Piazza Grande non mi lascia indifferente, e poi chissà che nei prossimi mesi non vedremo partire un altro piccolo cantiere.

In termini economici sarà di piccolo impatto ma auspico che possa rappresentare qualcosa di importante per i giovani“.

Suo padre, il sindacalista della Cgil Alessandro Piergentili, protagonista di tante battaglie sindacali al fianco dei lavoratori, che cosa le ha trasmesso dal punto di vista umano e culturale?

Rischia di essere questa la domanda più difficile, almeno dal punto di vista emotivo. Credo che il mio bagaglio culturale e umano non sia soltanto eredità di mio padre (non me ne voglia) ma anche di mia madre e di mia nonna Emma, che mi hanno cresciuto in una famiglia da sempre interessata alla vita politica: credo mi abbiano trasmesso un bella ‘malattia’.

Ovviamente mio padre nel mondo sindacale eugubino e regionale ha avuto un importante ruolo. Ancora oggi, nonostante la pensione e il suo ruolo di Super Nonno, si interessa ai problemi del lavoro e dei lavoratori con una passione e un sentimento che sono davvero un modello per me e non solo.

In fondo mio padre, quando ero piccolo, ad una partita di calcio non mi ha mai portato, ma in giro in qualche azienda o a diverse manifestazioni sì, e posso dire di essermi divertito“.

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Francesco Caparrucci