Santa Messa al Santuario di San Martino in Colle con il Vescovo Emerito Mario Ceccobelli: “Sono emozionato, ho avuto questa storia sotto gli occhi da subito, e sempre mi ha sorpreso”. 

In preghiera sulla tomba della piccola Sara Mariucci

Un’immagine su tutte ha colpito l’attenzione dei presenti: un ragazzo forestiero inginocchiato in preghiera sulla tomba della piccola Sara, cosparsa di fotografie e oggetti che ricordano la vita delle persone.
Questo ragazzo ha pregato in silenzio per molti minuti, con una mano appoggiata sulla tomba di Sara, quasi a volerla toccare per chiederle la felicità, l’amore, la serenità e la salute, che sono la speranza viva nei cuori di tutti.

SAN MARTINO IN COLLE – Anche quest’anno sono venuti da ogni parte d’Italia e del mondo per partecipare alla Santa Messa in ricordo della piccola Sara Mariucci, tragicamente scomparsa il 5 agosto 2006 ma il cui ricordo è vivo a 17 anni dalla sua nascita in cielo con la Madonna Morena.

C’erano persone venute per conoscere e parlare con la signora Anna Armentano, malati arrivati per ricevere una grazia, gente di fede, Famiglie e anziani, bambini, tanti eugubini, tutti uniti dalla fede incrollabile nella vita che sconfigge la morte e apre le porte della speranza.

I canti del “Coro Magnificat” di Perugia hanno aperto la funzione religiosa presieduta dal Vescovo Emerito Mario Ceccobelli, con la presenza sull’altare di don Mauro Salciarini e di nonno Palmiro, (che in segno di affetto per la nipote scomparsa, non si taglia la barba da anni perchè le punte le ha toccate Sara prima di morire).

Presente anche una rappresentanza del Comando Carabinieri di Gubbio, con il servizio navetta curato dall’azienda eugubina “Cotrape”, e quello d’ordine dall’Associazione Nazionale Carabinieri coordinati dal Maresciallo Giurelli.

Prendendo la parola, Mamma Anna ha detto: “In questi 17 anni Sara ci ha portato oltre, e nella sua morte abbiamo visto la vita. Oggi siamo qui perché ci è stata donata una figlia. Sara ci ha dato una luce nuova per vedere la nostra vita. Con Dio ogni sofferenza diventa più dolce“.

Il Vescovo Monsignor Mario Ceccobelli: “Con le letture del Vangelo sappiamo che Gesù è venuto al mondo per riaprire il passaggio tra la morte e la vita, grazie al regno dei cieli dove contempliamo Sara. Nella rilettura della sua storia, Mamma Anna ha visto tre trasfigurazioni della figlia e le ha descritte in un libro.

Anna ha contemplato la trasfigurazione di Sara e ha detto ‘Ho capito in quel momento tante cose. Sara non è morta, è risorta con Cristo’. Noi tutti siamo amati da Gesù, che è venuto a morire per noi“.

I genitori di Sara, Michele Mariucci e Anna Armentano, insieme a nonno Palmiro, sono stati circondati dall’affetto di tutti coloro che sono accorsi a San Martino in Colle per visitare la tomba della piccola Sara e assistere alla funzione religiosa negli spazi della Chiesa parrocchiale dove d’estate si tiene la festa della frazione.

Un’immagine su tutte ha colpito l’attenzione dei presenti: un ragazzo forestiero inginocchiato in preghiera sulla tomba della piccola Sara, cosparsa di fotografie e oggetti che ricordano la vita delle persone.

Questo ragazzo ha pregato in silenzio per molti minuti, con una mano appoggiata sulla tomba di Sara, quasi a volerla toccare per chiederle la felicità, l’amore, la serenità e la salute, che sono la speranza viva nei cuori di tutti.

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Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina