Aroun ha chiamato la sua Famiglia a Gubbio lunedì sera alle ore 21 da un posto telefonico pubblico, il primo che ha trovato lungo la strada dal Congo al Centro Africa. La meta finale del suo viaggio rimane Addis Abeba in Etiopia, la città natale di suo padre. E’ sprovvisto di cellullare che gli sarebbe stato rubato con i soldi alcuni giorni fa.

La Caserma dei Carabinieri di Gubbio

Aroun è arrivato a Gubbio con la sua Famiglia nei primi anni 2000, ha frequentato le Scuole elementari e medie a Mocaiana, e nel 2012 si è trasferito a Gubbio città. A marzo è partito per il viaggio in Africa.
La madre nei social ha scritto: “Grazie a tutti, specialmente al maresciallo dei Carabinieri di Gubbio Giuseppe Peracchia, che mi ha dato sollievo con la sua umanità a tanta sofferenza ed ha seguito con professionalità tutta la vicenda“. 

GUBBIO – E’ giunta lunedì sera alle ore 21, la telefonata tanto attesa e disturbata da una linea internazionale incerta di Aroun Belachew alla sua Famiglia a Gubbio.

Sto bene e proseguo il viaggio in Africa“, questo quello che in sintesi ha detto alla madre, che giorni fa si era rivolta ai Carabinieri di Gubbio perchè da due settimane non aveva più contatti con il figlio.

Aroun avrebbe chiamato da un posto telefonico pubblico perchè sprovvisto del telefono cellulare, che gli sarebbe stato rubato con il denaro circa una settimana fa. Il giovane 26enne eugubino, che sta viaggiando a piedi dal Congo vero il Centro Africa, ha chiamato Gubbio appena ha trovato in un villaggio un telefono pubblico da cui farlo.

Da qui proseguirà per Addis Abeba in Etiopia, la città natale di suo padre che vive in Inghilterra, che è la meta del suo viaggio a piedi in tenda attraverso l’Africa.

La mamma di Aroun, in un post nei social, ha scritto: “Ringrazio tutti gli amici di Fb, in particolare gli amici di mio figlio, che mi sono stati vicini in questo momento difficile e accompagniamo Aroun nel suo viaggio con amore e pensiero positivo.

Grazie a tutti, specialmente al maresciallo dei Carabinieri di Gubbio Giuseppe Peracchia, che mi ha dato sollievo con la sua umanità a tanta sofferenza ed ha seguito con professionalità tutta la vicenda“.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina