Saranno presenti il Capodieci di Sant’Ubaldo Alessandro Nicchi e i Capitani Eduardo Amadei e Paolo Procacci, insieme al trombettiere Marco Tasso per un appuntamento storico, tradizionale, tra i più sentiti di quelli che precedono la Festa dei Ceri del 15 Maggio.

Pennone Case Popolari
L’organizzazione sarà essenziale per non favorire assembramenti e nel pieno rispetto delle norme anti Coronavirus. Si sta pensando di limitare la parte conviviale alla distribuzione di qualche panino con la porchetta.
GUBBIO – “E’ un appuntamento storico che si tiene da sempre“, lo definisce così un ceraiolo Santubaldaro.
Stiamo parlando del “Pennone delle Case Popolari“, che sabato 30 aprile alle ore 19, tornerà a sventolare in cima al palo issato di fronte l’ex Bar Rossi (oggi “Sotto Spirito”).
“In questi giorni abbiamo portato il palo del Pennone dalla Chiesetta di San Biagio fino qui di fronte le Case Popolari. Lo abbiamo trasportato a spalla, alla ceraiola, ed è stato bello. Siamo stati autorizzati a farlo dalla Polizia Locale, che abbiamo informato di tutto questo“, fanno sapere dalle Case Popolari.
Sabato pomeriggio sarà un appuntamento organizzato in maniera essenziale, in linea con lo spirito della Festa dei Ceri 2022, e nel pieno rispetto delle norme anti Coronavirus. Proprio per non favorire assembramenti, non ci sarà musica e si sta pensando di limitare la parte conviviale alla distribuzione di qualche panino con la porchetta.
Saranno presenti invece il Capodieci di Sant’Ubaldo Alessandro Nicchi e i Capitani Eduardo Amadei e Paolo Procacci, insieme al trombettiere Marco Tasso. Un appuntamento storico, tradizionale, tra i più sentiti di quelli che precedono la Festa dei Ceri del 15 Maggio.
Nei giorni scorsi, avevamo erroneamente scritto, che il palo posato nell’area demaniale di fronte alle Case Popolari, fosse stato un atto vandalico compiuto da alcuni ragazzi. Chiediamo scusa al popolo ceraiolo delle Case Popolari, si è trattato di un nostro (mio di chi scrive) clamoroso errore dovuto ad una “notizia” che doveva essere verificata prima di essere pubblicata. Non lo abbiamo fatto e ci dispiace enormemente avere scritto una stupidaggine.
Con rispetto,
Dr. Francesco Caparrucci – Fotografia di copertina di Marino Bellucci