Cantianese di 45 anni, fondatore di ‘Sottosale cuochi a domicilio’, a Gubbio ha lavorato alla Locanda del Duca di Riccardo Pierini in via Piccardi.

Lo Chef Matteo Furiosi

Al nostro giornale spiega: “Il pane di Chiaserna, la carne di cavallo, la crescia, il tartufo, l’olio sono soltanto alcuni dei prodotti che utilizzo per raccontare me e la mia terra”.

CANTIANOLe colonne del nostro giornale parlano di Matteo Furiosi, cantianese classe 1977, diplomato alla Scuola Alberghiera Santa Marta di Pesaro, che fin da piccolo alternava la scuola con le stagioni estive in cucina. Diplomatosi, ha subito avuto la possibilità di lavorare in strutture di alto livello dove ha maturato ulteriore esperienza e si è specializzato nel settore della ristorazione.

La cucinaspiega Matteo – anno dopo anno mi ha dato la possibilità di mettermi alla prova sia a livello gestionale che espressivo, Così ho fatto molte esperienze, dalla stagione in albergo, al catering negli agrIturismi e ristoranti alla carta. Sempre legato al mio territorio dove ho scelto di vivere e ho imparato ad apprezzare i prodotti che conosco e mangio da quando sono bambino: il pane di Chiaserna, la carne di cavallo e l’Amarena di Cantiano”.

Da cuoco classico, e Chef a domicilio nel periodo dell’emergenza sanitaria, com’è cambiato il suo lavoro negli ultimi anni?

Un’esperienza lavorativa importante è stata a Gubbio alla Locanda del Duca fino al primo lock down che ha costretto le attività del settore a lunghe chiusure. Quindi ho cercato di fare di necessità virtù, e ho rispolverato un progetto che portavo avanti nei ritagli di tempo e l’ho fatto diventare il mio lavoro principale. Oggi sono uno Chef a domicilio.

E’ stata una scintilla ed è nato ‘Sottosale cuochi a domicilio’. Parlo di una figura professionale già presente nelle grandi città italiane ma assente sul territorio umbro e marchigiano. Grazie ad internet mi sono affacciato su questo mercato e devo dire che ho avuto subito richieste di lavoro tramite portali dedicati al settore della ristorazione”.

“Sottosale cuochi a domicilio”

Che cosa si porta dietro di Cantiano e Gubbio nel suo lavoro di Chef in Italia e nel mondo?

In effetti mi sposto in tutto il territorio del centro Italia da Roma a Bologna, Firenze, Pescara portando a casa dei clienti i prodotti della nostra terra e della vicina Gubbio quali la crescia, il tartufo, l’olio che mi permettono di raccontare le mie radici e la mia terra attraverso la cucina e i piatti.

Adesso, anche grazie all’aiuto del mio amico Andrea Trezzi, compagno di classe fin dai tempi dell’Alberghiero, riusciamo a essere presenti in più zone d’Italia e per eventi sempre più importanti”.

Che cosa vorrebbe realizzare nel suo lavoro in prospettiva futura?

Il Covid-19 ha cambiato le abitudini e il modo di fare turismo sul nostro territorio, mi trovo anche a cucinare in ville e residenze affittate da clienti stranieri e italiani che qui vivono con le loro famiglie. Per me è un onore cucinare per loro e trasportarli con i gusti nella dimensione dei nostri territori.

A volte torno a lavorare alla Locanda del Duca dove ho lasciato amici e colleghi, ma il presente e soprattutto il futuro è “Sottosale cuochi a domicilio”, un progetto nel quale mi immedesimo completamente.

E’ nato anche il sito www.sottosalecuochiadomicilio.it (collegato a omonimi profili Facebook e Instagram) che dà la possibilità di farci conoscere meglio oltre i confini regionali e nazionali. Quindi mi sento di poter dire, che da grandi crisi come lo è l’emergenza sanitaria attuale, possono nascere grandi opportunità”.

E’ possibile leggere l’articolo anche in Cronaca Eugubina n.228 in distribuzione oggi a Sigillo, Fossato di Vico, Gubbio e Cantiano.

Francesco Caparrucci