Già da giovedì mattina presto, quando l’esercito russo è entrato in Ucraina, le donne ucraine che vivono e lavorano a Gubbio si sono ritrovate presso la Chiesa Ortodossa di San Giorgio Martire per pregare per la pace.

Nicolae Dragutan a Gubbio

Assieme a loro Padre Nicolae Dragutan, reggente della Chiesa Ortodossa a Gubbio, che in queste ore si sta impegnando per organizzare la partenza dalla nostra città di un pulmino con aiuti per le famiglie ucraine che hanno perso casa o necessitano di beni e di denaro per vivere.
L’abitazione della famiglia di una donna ucraina di Gubbio è stata centrata e distrutta da una bomba.

GUBBIO – La Chiesa Ortodossa di Gubbio con Padre Nicolae Dragutan e le donne ucraine che vivono e lavorano da anni nella nostra città, sono impegnati nell’organizzazione di un pulmino che nelle prossime ore partirà da Gubbio diretto in Ucraina con beni di prima necessità e altri aiuti per le famiglie ucraine in difficoltà.

Infatti, parlando al telefono con i propri cari in Ucraina, le donne ucraine di Gubbio hanno saputo che la situazione in Patria è davvero molto difficile, scarseggia il denaro, il carburante e altri beni primari.

In serata, da una fonte indiretta abbiamo saputo che l’abitazione della famiglia di una donna ucraina di Gubbio è stata centrata da una bomba e distrutta. L’anziana madre e altri familiari erano comunque riusciti a mettersi in salvo, quindi non ci sarebbero stati feriti, anche se queste persone al momento “vivono in strada non sapendo dove andare“.

Giovedì mattina, Padre Nicolae Dragutan, ha pregato per la pace presso la Chiesa Ortodossa San Giorgio grande martire in Viale del Teatro Romano, largo Pentapoli, spiegando che c’è insicurezza anche in Romania e in Moldavia, dove i suoi genitori avvertono distintamente i boati dei combattimenti da oltre confine.

La Chiesa Ortodossa di Gubbio fa parte dell’Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta, sottostante il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli ed è presente sul territorio eugubino dal 2007.

Famiglie ucraine di Gubbio alla Chiesa Ortodossa

Giovedì pomeriggio, grazie all’interessamento di padre Nicolae, abbiamo potuto incontrare e parlare con alcune donne ucraine che da molti anni vivono nella nostra città.

Ludmilla, 40 anni, che da 3 anni vive e lavora a Gubbio, racconta di essersi sentita al telefono con la famiglia in Ucraina già giovedì mattina presto.

Mi sono preoccupata tanto perchè non mi hanno risposto subito, ma poi l’hanno fatto e mi sono tranquillizzata. A Kiev vivono i miei genitori e i miei fratelli, in una zona vicino all’aeroporto, quindi teatro di combattimenti. I russi hanno colpito con gli aerei, e molta gente sta sfollando in campagna dove si sente più sicura“.

Zina, 52 anni, che da 18 anni vive e lavora a Gubbio, spiega che la sua famiglia abita vicino al confine con la Romania, e che anche lì si respira insicurezza. “Stiamo provando a portare a Gubbio il resto della famiglia, ma non sarà facile“.

Padre Nicolae Dragutan

Padre Nicolae Dragutan: “Ho parlato con persone che cercano mezzi per raggiungere L’Umbria, e che adesso vivono nei campi di accoglienza che sarebbero stati realizzati in Moldavia, Romania e Polonia.

Da Gubbio partirà un pulmino con beni alimentari donati dal Banco Alimentare al Monastero Ortodosso di Civita Castellana che li ha donati a noi, iniziano a scarseggiare anche denaro e gasolio.

Altre persone sono scappate da Kiev e altre città per rifugiarsi in campagna, la paura è davvero tanta. Noi pregiamo per la pace.

Il cuore e l’anima sono in Ucraina, abbiamo un’identità e una storia che non possiamo abbandonare, siamo preoccupati e speriamo che Dio protegga tutti“.

Ecaterina, 61 anni, da 13 anni a Gubbio, è di nazionalità rumena e riferisce della paura che serpeggia anche lungo il confine rumeno. Altre testimonianze molto preoccupate sullo sviluppo della situazione in Ucraina vengono da Natalia 40 anni moldava e altre donne ucraine eugubine che pregano per la fine della guerra.

Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina