Le celebrazioni per l’830° anniversario della Canonizzazione di Sant’Ubaldo prevedono il tradizionale Concerto in Basilica, il 5 marzo alle ore 18:30 con l’artista Laura Musella grande protagonista.

Concerto Canonizzazione 5 marzo 2022
L’eccezionalità storica di questo nuovo documento scoperto da Tonino Menichetti, sta nel fatto che si tratta della prima fonte storica sulle celebrazioni delle onoranze per Sant’Ubaldo, da cui deriva anche l’origine della Festa dei Ceri come Festa in suo onore.
GUBBIO – Si avvicinano le celebrazioni per l’830° anniversario della Canonizzazione di Sant’Ubaldo, Patrono di Gubbio, risalente al 5 marzo 1192, primo anno del Pontificato di Papa Celestino III.
In tale data, il beato Ubaldo è stato dichiarato Santo ed incluso nel canone ufficiale dei santi con la nota “Bolla” di canonizzazione nella quale il Pontefice, fra l’altro, invita gli Eugubini a continuare la celebrazione della Festa in onore del Vescovo Ubaldo, tutti gli anni, “hilariter”, lietamente e con gioia.
Dalla Sua morte (16 maggio 1160) alla Sua santificazione, sono trascorsi esattamente 31 anni, nove mesi e venti giorni, un tempo notevolmente breve a dimostrazione della grandezza e della fama acquisita dal Vescovo eugubino, attraverso la cui intercessione molti miracoli erano stati compiuti.
Dopo due anni di sofferta sospensione per la situazione di emergenza sanitaria, la Famiglia dei Santubaldari, in sinergia con l’artista Laura Musella, soprano di fama internazionale, fondatrice e direttore artistico del Festival Omaggio all’Umbria, di cui è direttore testimonial Zubin Mehta, uno dei più grandi direttori d’orchestra del mondo, ripropone il Concerto della Canonizzazione (il 5 marzo, alle ore 18,30, presso la Basilica Santuario di Sant’Ubaldo).

Il Presidente Ubaldo Minelli
Il concerto si terrà con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Diocesi di Gubbio, del Comune di Gubbio, della Fondazione C.R. di Perugia, di Sviluppumbria,
Sarà inoltre rispettata scrupolosamente la vigente normativa sanitaria e di sicurezza volta a fronteggiare lo stato di emergenza epidemiologica da Coronavirus.
Nell’occasione, come da tradizione, fra la prima e la seconda parte del concerto, la Famiglia dei Santubaldari procederà alla consegna del premio “Civis, Pater, ac Pontifex Ubalde”, speciale riconoscimento ad un personaggio, storico, scrittore, ricercatore, che si è particolarmente contraddistinto per studi su Sant’Ubaldo, Cittadino, Vescovo e Patrono di Gubbio.
La ragione del premio va ricercata proprio negli scopi, nelle finalità istituzionali dell’attività della Famiglia dei Santubaldari. Lo scopo primario e più importante è la salvaguardia, l’attuazione e la corretta trasmissione alle giovani generazioni dei valori e dei principi ubaldiani, o, in altri termini, dell’insegnamento di Sant’Ubaldo.

Statua di Sant’Ubaldo alla Chiesa dei Neri
Il Premio a Tonino Menichetti
Venerdì sera, il Consiglio della Famiglia dei Santubaldari, all’unanimità, ha deciso di assegnare il premio “Civis, Pater, ac Pontifex Ubalde” per l’anno 2022, allo studioso eugubino Antonio Menichetti (Tonino Menichetti), che di recente ha tradotto lo Statuto del Comune di Gubbio del 1338 dal latino all’italiano.
Circa 15 anni fa, Menichetti, aveva già pubblicato lo Statuto del 1338 dopo molti anni di ricerche e approfondimenti storici e culturali, che lo avevano portato ad individuare e scoprire un altro documento di grande valore storico sulle celebrazioni delle onoranze che gli eugubini tributavano a Sant’Ubaldo.
L’eccezionalità storica di questo nuovo documento scoperto da Tonino Menichetti, sta nel fatto che si tratta della prima fonte storica sulle celebrazioni delle onoranze per Sant’Ubaldo, da cui deriva anche l’origine della Festa dei Ceri come Festa in suo onore.
A questo proposito, il Presidente della Famiglia dei Santubaldari, Avvocato Ubaldo Minelli, spiega che “il Premio, oltre che per la pregevole opera di studio e approfondimento storico, è stato assegnato dal Consiglio all’unanimità ad Antonio Menichetti perchè meritevole eugubino e ceraiolo Santantoniaro, proveniente da una stirpe di veraci Santantoniari“.
Francesco Caparrucci