Il Dottor Vincenzo Aulicino: “Il Covid-19 ha influito sul senso di indecisione e disorientamento che ha colpito la quotidianità di ogni persona. Ma nessuno può fare a meno dell’altro

GUBBIO (F.C.) – La pandemia ha portato con sé innumerevoli conseguenze sul piano relazionale, lavorativo e personale. Abbiamo intervistato lo psicologo Dott. Vincenzo Aulicino per comprendere le dinamiche del singolo e del gruppo, il rapporto con lo smart working e la difficoltà nel rispettare le nuove disposizioni.

Dottore, come il contagio da Covid-19 sta influenzando il mondo del lavoro?

La pandemia e il lockdown dei primi mesi dell’anno 2020 hanno certamente avuto e avranno conseguenze negative nella vita delle persone:  ansie, paure, lutti da rielaborare e depressioni. Anche nel mondo del lavoro vi sono state modificazioni in termini procedurali, sia tecnici che relazionali.

In particolare la nascita improvvisa dello smart working, cioè svolgere la propria attività lavorativa con l’utilizzo del computer all’interno dell’abitazione privata. Il lavoro svolto in questo modo ha cambiato la percezione dello stesso con ripercussioni positive per quanti hanno dimestichezza con l’utilizzo del computer e certamente negative per coloro che non hanno una preparazione adeguata.

È necessario ricordare che non tutto il territorio nazionale è coperto in modo adeguato dalla linea Internet e ciò alimenta le difficoltà e talvolta l’impossibilità di svolgere il lavoro. Dobbiamo ricordare che l’attività lavorativa non è solo la realizzazione delle singole mansioni affini alla professione svolta, ma è dato dall’insieme di molti elementi che interagiscono nel contesto e che hanno una notevole importanza sia nell’individuo che nel gruppo, come le relazioni tra colleghi e tutto ciò che concerne l’ambiente di lavoro.

La mancanza di questo contesto ha portato e porta diverse difficoltà di adattamento e una diversa organizzazione sociale e relazionale.

Abbiamo visto comunque che tutto il mondo del lavoro ha avuto le sue grandi ripercussioni, basti pensare al personale sanitario e alle problematiche legate alla precarietà del lavoro dipendente, la mancanza di rinnovi contrattuali, il decremento del fatturato per molte aziende che ha inciso sulla capacità economica dei singoli e delle famiglie, il senso di vulnerabilità, di indecisione e disorientamento che ha colpito la quotidianità di ogni persona”.

Il Dottor Vincenzo Aulicino

Come il Covid-19 ha influenzato i rapporti privati?

L’isolamento dovuto dalla mancanza di contatti sociali può aver influito in modo differente sulle relazioni interpersonali degli individui, tutto dipende dalla personalità, dalla maturità del singolo e dal suo modo di relazionarsi con gli altri e con sé stesso.

La pandemia ha certamente alimentato le difficoltà già presenti nei rapporti tra individui, sia nelle relazioni fra pari che familiari, ma in molti altri casi c’è stata la riscoperta in molte famiglie di rapporti reciproci e attenzioni verso l’altro: la moglie, il marito, i figli, gli anziani.

Certamente il distanziamento senza contatto fisico, che per noi è importante, sta modificando il modo di comunicare tipico dei rapporti amicali e affettivi”.

Il rispetto delle norme è influenzato maggiormente dal bene collettivo o dal senso di paura?

Il rispetto delle norme dipende dal grado di maturità delle persone che hanno a cuore il benessere di tutti e non solo quello personale o della propria famiglia. È necessario ricordare che nessuno può fare a meno dell’altro”.

Cronaca Eugubina n.208: https://www.yumpu.com/it/document/read/64732799/cronaca-eugubina-n208

Eliana Bucchi Fotografie Cronaca Eugubina