Lucio Lupini (Confcommercio): “A marzo -13% di Pil. I settori più colpiti abbigliamento 100%, auto 82%, bar 62% in meno di consumi. In Umbria un miliardo di fatturato perso, 6 imprese al giorno chiudono, 4700 aziende chiuse per effetto dei provvedimenti. Il credito di cui si è parlato, non si è visto niente, e il periodo per rimetterlo è troppo breve, sei anni

Il Sindaco Stirati

GUBBIO – Si è tenuto nel pomeriggio di oggi (venerdì 24 aprile), il Tavolo in streaming promosso dal Sindaco Stirati con le parti sociali, tutte le forze che rappresentano il mondo dell’impresa, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, del turismo e le forze sindacali per individuare strategie per avviare il rilancio e la ripresa nel territorio eugubino.

In particolare, il Sindaco Stirati ha detto: “Incontro successivi con le banche e con gli imprenditori. E’ presente la Giunta perché abbiamo bisogno di collegialità. Sono in Comune ininterrottamente, comprese le feste, devo affrontare urgenze e emergenze, ieri ho seguito quasi per intero la Consulta del Turismo, c’è un’attenzione e una sensibilità massima, c’è grande preoccupazione rispetto alla grave situazione sociale che si è aperta. 

Situazioni drammatiche, che necessitano di interventi speciali. Ma non voglio essere nemmeno apocalittico, dovremmo rafforzare la garanzia pubblica della sanità, rafforzare la sanità di prossimità, e riflessioni serie sull’ambiente. Stiamo lavorando su obiettivi e programmi come da Piano di governo della città.

Ci auguriamo interventi appropriati e tempestivi del Governo a favore delle aziende che hanno bisogno di liquidità. Le vostre esperienze, le vostre competenze ci possono aiutare tantissimo. 

Gubbio città

In questo periodo c’è preoccupazione da parte delle famiglie e delle imprese per i tributi fiscali, me ne rendo perfettamente conto. Da parte nostra sul piano politico c’è la piena disponibilità ad abbattere il carico fiscale, basta che i Comuni non vengano fatti fallire.

E allora è evidente, siccome i Comuni sono in prima fila, tutti a prescindere dai colori, chiedo che ci sia da parte delle forze sociali e di rappresentanza delle imprese di sostenere questa necessità dei Comuni verso il Governo, che non metta i Comuni nella condizione di fare default. 

Faccio un esempio, oltre 100 milioni di investimento per la variante Mocaiana – Pietralunga, e la Casa della Salute, ma non si riesce a far partire i lavori. C’è grande attenzione per i finanziamenti europei e per i progetti culturali, che nel periodo autunnale intendiamo confermare“.

Giordano Mancini

Giordano Mancini: “Vorrei ringraziare tutte le aziende che offrono servizi e vantano crediti nei confronti del Comune, abbiamo un bilancio solido, garantiremo e continueremo a garantire i nostri obblighi.

Provvederemo rapidamente all’approvazione del Bilancio, vogliamo liberare risorse per immettere sul mercato la liquidità, e avviare opere pubbliche sul territorio. 

Già ad oggi rinviate prima rata di Tari, la pubblica affissione, a settembre la tassa di soggiorno. Stiamo lavorando alacremente con l’azienda del servizio rifiuti, perché vogliamo rivedere la Tari.

Entro giugno usciremo con una nuova tariffazione, stiamo ragionando sull’azzeramento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, per creare un Centro commerciale all’aperto nel centro storico mantenendo anche il rispetto delle distanze sociali“.

Tavolo economia e occupazione

Dibattito aperto (alcuni interventi

Andrea Rueca (Cna): “La posizione di Cna è nota, ripartenza nei più brevi tempi possibili e in assoluta sicurezza. Questa è la nostra premessa. Noi vogliamo dare al Comune un consiglio, tramite l’Anci cercare di fare ‘pressioni’ per sbloccare il fondo svalutazione crediti per alleggerire l’imposizione Tari Tasi, per i settori chiusi per decreto, basta guardare i codici Ateco“.

Stelvio Gauzzi (Confartigianato Perugia): “Attività sensibili come il turismo, le agenzie, non ci sono famiglie che a casa non hanno un artigiano o un piccolo imprenditore, per questo dobbiamo mettere tutte le risorse per salvare questo tessuto economico. Gli imprenditori, che sono coloro che portano innovazione e investimenti, non possono essere imbrigliati nella burocrazia. Abbattere i costi per le nuove assunzioni“.

Matteo Minelli (Confindustria): “Ogni giorno che ritardiamo la ripartenza, ci saranno gravi danni sul tessuto economico. Ci dobbiamo chiedere, se molti saranno in grado di ripartire. Ci sono misure che le nostre piccole aziende potrebbero non essere in grado di reperire per non indebitarsi ulteriormente. Senza imprese il sistema Italia crollerebbe“.

Lucio Lupini

Lucio Lupini (Confcommercio): “A marzo -13% di Pil. I settori più colpiti abbigliamento 100%, auto 82%, bar 62% in meno di consumi. In Umbria un miliardo di fatturato perso, 6 imprese al giorno chiudono, 4700 aziende chiuse per effetto dei provvedimenti. Il credito di cui si è parlato, non si è visto niente, e il periodo per rimetterlo è troppo breve, sei anni.

Quando si ripartirà, lo si farà con disponibilità minori, ad esempio i bar con molti tavolini in meno e verso quale mercato, un mercato disorientato. Avremo davanti un cliente con la tasca quasi vuota.

La Cassa integrazione è partita per una minima parte, c’è bisogno anche di passaporti sanitari. Se finisce il settore delle imprese, finiscono le risorse che mandano avanti il Paese. Il panorama che abbiamo davanti è difficile“.

Bernardetta Radicchi (Cesf): “Io opero nel settore delle costruzioni, ora è importante che la ripartenza avvenga in maniera immediata ma con misure di sicurezza, si tratta di oneri aggiuntivi, e credo sia giusto che si tratti di oneri che devono essere riconosciuti.

Un possibile caso di Coronavirus ora viene considerato come infortunio e non come malattia. Per il discorso locale, le procedure negoziate devono essere attuate per salvaguardare le poche aziende edili del territorio“.

Gubbio città

Carmela Colaiacovo (Confindustria Alberghi): “Le nostre aziende non sono strutturate e con poca liquidità. Tre o quattro mesi di fermo, sono numeri importanti. Poi c’è tutto il discorso dei dipendenti, la forza lavoro per noi è importante. Al momento le aziende più forti coprono la Cassintegrazione da sole.

Adesso stiamo vicino a coloro che lavorano a chiamata perché ci teniamo a mantenere il nostro staff formato. Al Sindaco dico che noi non vogliamo pagare cose che non produciamo, come i rifiuti.

Il settore dei banchetti ha annullamenti fino al 2021. Bisogna far venir voglia di venire a Gubbio, puntare sul turismo sostenibile e immerso nella natura. Lavorare sui percorsi trekking e valorizzare le nostre montagne“.

L’assessore Valerio Piergentili ha parlato dei 13 milioni di euro di finanziamento per l’edilizia scolastica, sono intervenuti anche gli assessori Giovanna Uccellani che ha parlato delle potenzialità della ceramica e Gabriele Damiani che si è concentrato sullo potenzialità passate e futuro del settore sportivo.

Il Sindaco Filippo Stirati

Conclusioni del Sindaco Stirati: “Vi ringrazio per quanto emerso dal confronto. Noi abbiamo una elaborazione dell’Area Interna che è molto importante per una proficua integrazione territoriale, e rapporti di prossimità con Urbino e Fabriano, realtà che hanno molte affinità con la nostra. 

E’ possibile immaginare, almeno in una prima fase, un turismo di umbri in Umbria. Dobbiamo pensare tutte le scelte pragmatiche per dare ossigeno e salvaguardare questi settori. Ad esempio, prorogheremo la scadenza per le aziende di mettersi in regola con l’ornato pubblico.

Avremo anche altri momenti di confronto, vorrò farlo con le imprese del territorio, con il terzo settore, per realizzare una nuova fase di crescita per le nuove generazioni, da questo punto di vista occorre riprendere un po lo spirito del dopo guerra“.

Francesco Caparrucci Fotografie Cronaca Eugubina