Il Secondo Capitano della Festa dei Ceri 2020: “Mano a mano che ci avviciniamo al 15 maggio, l’emozione interna diventava indescrivibile. E’ qualcosa che non saprei come descrivere, perché quel giorno sei uno degli attori principali della Festa, è un’emozione grandissima“

Paolo Procacci “Baracca” punta davanti sul Monte
GUBBIO – E’ una figura popolare, un uomo a cui molti sono affezionati per le sue qualità umane, è il Secondo Capitano della Festa dei Ceri 2020 Paolo Procacci “Baracca”.
Nel 1981 ha alzato il Cero Piccolo di Sant’Ubaldo, mentre nella fotografia che pubblichiamo a corollario di questo articolo, lo si può vedere punta davanti sul Monte, in una muta dove i fratelli Procacci prendevano il Cero insieme.
Appartenente alla manicchia di Fontanelle, i suoi pezzi erano San Francesco e il Monte.
E’ entrato nell’Università dei Muratori grazie allo zio Celso Pierotti, titolare di una cooperativa edile, e da quel momento ha aspettato con grande emozione l’investitura a Capitano della Festa dei Ceri. Oggi, a seguito della storica decisione di annullare la Festa dei Ceri 2020 a causa dell’emergenza Coronavirus, lo abbiamo intervistato per raccogliere parole e sensazioni di un uomo sensibile e orgogliosamente eugubino.

Paolo Procacci al Veglionissimo dei Santubaldari
Capitano, come ha vissuto i giorni che hanno preceduto la decisione del Tavolo dei Ceri di annullare la Festa del 15 maggio 2020? Qual è la sua opinione in merito?
“Era una decisione inevitabile. Alla fine avevo un nodo alla gola, mi è dispiaciuto tantissimo, e oggi non ho parole. E’ stata una decisione che abbiamo dovuto prendere a causa del Coronavirus, che è stato un vero e proprio trauma per tutto il Paese“.
Lei si è sempre definito un “uomo del popolo” e una persona semplice, caratteristiche rare nella società moderna. Che cosa le dice la gente che sente per telefono o tramite whatsapp, i ceraioli e tutti coloro che amano la Festa dei Ceri?
“Erano tutti felici per me. La gente mi incontrava per strada e mi diceva ‘Dai Baracca, sei pronto?’. Invece, dopo i Vejoni, c’è stato il dramma con la pandemia. A Gubbio ci conosciamo tutti, quando hanno letto che il Secondo Capitano era ‘Baracca’, sono stati tutti contenti. E’ una cosa meravigliosa, è stato un grande orgoglio anche per i miei amici“.

Il Presidente Mariani con i Capitani 2020 Nicchi e Procacci
Come se lo immaginava, molti mesi fa, quando ancora non eravamo in emergenza sanitaria, il 15 maggio 2020?
“Mano a mano che ci avviciniamo al 15 maggio, l’emozione interna diventava indescrivibile. E’ qualcosa che non saprei come descrivere, perché quel giorno sei uno degli attori principali della Festa, è un’emozione grandissima“.
E quanto le manca oggi la Festa dei Ceri, sapendo che non si terrà?
“Adesso ho proprio un nodo alla gola, mi dispiace tantissimo. La mattina del 15 maggio mi emozionerò tanto, e piangerò anche pensando alla Festa“.
Che cosa si sente di dire il Secondo Capitano della Festa dei Ceri, a tutti i ceraioli?
“Anche se la Festa non si farà, noi eugubini la sentiamo nel cuore. Ci mancherà soprattutto lo spirito del 15 maggio, l’abbracciarci e lo stare insieme“.
Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina e Famiglia Procacci