La Presidente del Lions Club Gubbio, Nancy Latini, spiega: “Donazioni sono arrivate da privati e famiglie eugubine. I ragazzi del Fantacalcio hanno donato l’intero premio finale, e altre donazioni sono arrivate da alcuni Club di giovani eugubini, cosa che ci fa molto piacere“
La Presidente Nancy Latini lavora da casa
GUBBIO – E’ cominciata da alcuni giorni, e sta avendo un successo enorme, la raccolta fondi “Coronavirus. Rafforziamo l’Ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino“, promossa dal Lions Club Gubbio per dotare il nosocomio di Branca di attrezzature per diagnostica per il Reparto di terapia intensiva, in accordo con la Direzione Sanitaria coordinata dalla Dottoressa Teresa Tedesco.
La raccolta fondi è iniziata on-line su questo sito: https://www.gofundme.com/f/lions-gubbio-contro-il-coronavirus?utm_source=facebook&utm_medium=social&utm_campaign=p_cf%20share-flow-1&fbclid=IwAR1CkWRSVmiZOOFaHoI8pXy_Lxyp9j-kc0wAdvmfN8y–wMyI8RgGDH_OzM
La raccolta fondi ha raggiunto già una partecipazione di cittadini molto importante. In 36 ore sono stati raccolti 5mila euro. Al momento la raccolta è oltre i 13mila euro. Il Lions Club Gubbio donerà 5mila euro, per cui l’obiettivo è raggiungere 15mila euro totali.
La Presidente del Lions Club Gubbio, Nancy Latini, spiega: “Donazioni sono arrivate da privati e famiglie eugubine. I ragazzi del Fantacalcio hanno donato l’intero premio finale, e altre donazioni sono arrivate da alcuni Club di giovani eugubini, cosa che ci fa molto piacere.
Anche le Scuole elementari di Gubbio stanno contribuendo devolvendo il fondo classe. Ringraziamo l’IG Gubbio per la diffusione nei social della raccolta fondi, Aida Cecchetti e Elena Spigarelli che hanno realizzato l’immagine della campagna di raccolta fondi.
Per adesso ci limitiamo in generale a ringraziare tutti, consapevoli che quando le cose terneranno alla normalità ringrazieremo in maniera ufficiale tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta fondi: Coronavirus. Rafforziamo l’Ospedale di Gubbio e Gualdo Tadino“.
Si potrà continuare a donare fino al 25 marzo 2020 alle ore 18.
Francesco Caparrucci
