Gianfranco Gavirati: “L’inaugurazione della statua di San Francesco ci fu l’11 ottobre 1997. La fusione avvenne presso la Fonderia Brustolin di Verona. Grazie al furgoncino di William Vispi, il fabbro, riportammo la statua a Gubbio dopo la fusione“

Il professore Roberto Bellucci accanto alla statua di San Francesco a Gubbio
GUBBIO – Si è spento a Terni, dove risiedeva da tempo, il professore eugubino Oreste Roberto Bellucci, nato a Gubbio 98 anni fa (nel 1922 da una famiglia che risiedeva nel centro storico).
Artista completo, il professore Roberto Bellucci, è stato pittore, scultore, poeta e insegnante, molto vicino alla Scuola romana, lascia un enorme vuoto nel panorama culturale e artistico nazionale. A Gubbio realizzò nel 1997 la statua in bronzo di San Francesco, collocata con il beneplacito dei Frati francescani in Largo San Francesco, di fronte l’omonima chiesa e il vecchio Ospedale.
La storia della realizzazione della statua di San Francesco, si intreccia con quella di altri tre cittadini eugubini, che assieme al professore avevano concepito l’idea di realizzare una statua del Patrono d’Italia, da collocare accanto alla Chiesa di San Francesco a ricordo dello storico episodio dell’ammansimento del Lupo di Gubbio.

Augusto Solano, Roberto Bellucci, Gian Franco Gavirati, Enzo Menichelli
Parliamo di Gianfranco Gavirati, Enzo Menichelli e dell’architetto Augusto Solano. Del professore Oreste Roberto Bellucci, ci parla Gianfranco Gavirati, che lo conosceva bene e aveva con lui rapporti di amicizia e di collaborazione artistica.
“Fu lui ad avviarmi alla pittura. – spiega Gavirati – Mi disse che non potevo non riuscire data la mia professione di fotografo e la sensibilità. Così iniziai a dipingere nel 2003 e da allora ad oggi le soddisfazioni sono state tante per me.
In occasione dell’inaugurazione del mio nuovo negozio in Corso Garibaldi, il professore Roberto Bellucci realizzò la porta di vetro interna, con i colori del mosaico che vennero scelti da lui personalmente durante la fase di realizzazione alle Vetrerie d’Arte di Terni. I colori sono quelli della nostra terra, l’Umbria.
Un uomo di cultura, un artista vero, una persona gentile. Così mi piace ricordarlo. Aveva l’abitazione storica nel centro di Gubbio, qui era nato nel 1922, e qui tornava in estate, ma da tempo risiedeva a Terni, sua città d’adozione. Visse anche a Roma, dove la sua famiglia si trasferì nel dopo Guerra.
Ma soprattutto mi piace ricordare Oreste Roberto Bellucci, per la statua di bronzo di San Francesco e il Lupo che realizzò a tempo di record nel 1997. Nel 1994, io e l’amico Enzo Menichelli, anche lui prematuramente scomparso, iniziammo a ragionare sulla necessità di installare una statua di San Francesco fuori dell’omonima Chiesa in Piazza 40 Martiri, a beneficio dell’intera città e dei tanti turisti che la visitano ogni anno.

Il professor Roberto Bellucci lavora alla statua di San Francesco
Cercavamo uno scultore, e il professore Bellucci si offerse di realizzarla senza alcun compenso. L’architetto Augusto Solano seguì il progetto dal punto di vista tecnico e autorizzativo.
Il bozzetto in argilla venne approvato dai Frati francescani con grande entusiasmo, ci dissero che ‘non si era mai vista una statua di San Francesco in cui il Santo fosse in quella posizione, con una mano protesa verso il cielo’.
I Frati francescani ci chiesero se la statua potesse essere ultimata entro l’anno 2000. Noi rispondemmo che, se tutto andava bene, entro breve tempo la statua sarebbe stata pronta. Così in pochi mesi la statua venne realizzata, il professore curò la fase di fusione a Verona.
L’inaugurazione della statua di San Francesco ci fu l’11 ottobre 1997. La fusione avvenne presso la Fonderia Brustolin di Verona. Grazie al furgoncino di William Vispi, il fabbro, riportammo la statua a Gubbio dopo la fusione.
Pagammo la Fonderia con i soldi messi a disposizione dal Comune di Gubbio grazie all’interessamento del sindaco dell’epoca Barboni, dalle 5 Università eugubine, dalla Società Operaia e dall’Associazione romana Maggio Eugubino. I Sindaci che si occuparono della Statua, furono Barboni e Corazzi.
Molti critici si sono complimentati con l’autore per l’opera davvero inimitabile. Il professore Bellucci l’ha donata alla città di Gubbio e al Comune con un atto formale“.
Francesco Caparrucci – Fotografie Gianfranco Gavirati