Il Segretario Regionale SLC CGIL Umbria: “Il territorio è in piena crisi non solo economica, come i dati IRES CGIL sull’Umbria mettono in evidenza, ma anche demografica e di un progressivo abbandono dei giovani”

GUBBIO – I risultati delle elezioni amministrative recenti, di Gubbio, con la riconferma del Sindaco Filippo Stirati, e di tutte le città del territorio dell’alto Chiascio, hanno rappresentato una “anomalia” rispetto al contesto regionale.

Una “anomalia” positiva, per quanto mi riguarda, in quanto comunque in un contesto difficile; con l’area del territorio alto Chiascio che è stato il territorio più colpito dalla crisi e dai suoi effetti, sulle persone, in modo particolare ceto medio (operai, impiegati ecc) e più deboli.

I risultati hanno riconosciuto un esito positivo ad uno schieramento civico di centro sinistra ed anche agli uomini e donne che si sono misurati con i problemi drammatici della fase trascorsa.

Abbiamo avuto modo come CGIL ed insieme a CISL e UIL, in questi anni trascorsi, di interloquire e di fare accordi positivi con le Amministrazioni del territorio, che hanno permesso di dare risposte ai cittadini lavoratori e lavoratrici.

Si può e si deve ripartire da qui per ridisegnare un nuovo processo di sviluppo civile economico e democratico del territorio a partire da Gubbio, che può essere il territorio che può svolgere il ruolo ed il motore centrale nel rispetto delle singole specificità.

Il territorio è in piena crisi non solo economica, come i dati IRES CGIL sull’Umbria mettono in evidenza, ma anche demografica e di un progressivo abbandono dei giovani.

Come orientare le poche risorse delle amministrazioni per affrontare i nodi di fondo di questo territorio? Come far arrivare nuove risorse aggiuntive e magari come utilizzarle, in modo che non siano i soliti noti ad utilizzarle, ma che siano rivolte essenzialmente alla coesione sociale ed al lavoro buono e di qualità?

Come rendere questi territori innovativi e competitivi, in modo da renderli infrastrutturati e qualitativamente adeguati alle nuove frontiere economiche e produttive? Come migliorare lo standard di qualità della vita dei cittadini, ad iniziare dai giovani e anziani, riducendo le disparità sociali presenti anche nelle nostre piccole comunità?

L’obiettivo centrale è una proposta condivisa di territorio di area interna e di confine che possa dare le risposte ai temi sopra esposti, in modo particolare per un nuovo sviluppo che garantisca il futuro ai giovani e dia un contributo alla rinascita di tutta l’Umbria.

Alessandro PiergentiliSegretario Regionale SLC CGIL UMBRIA