L’artista eugubino: “Il locale è molto piccolo, sono nove metri quadrati, questo ci dà la possibilità di organizzare piccoli eventi, che però possono essere significativi

Inaugurazione della mostra “Opera Prima”

GUBBIO – Con il patrocinio del Comune di Gubbio, e il sostegno delle associazioni Casa La Mula, Host, di Centro Noleggi Martinelli e La Gelateria, è stata inaugurata sabato 23 marzo, la mostra personale di Gabriele Tognoloni dal titoloOpera Prima, nello “spaziounico“, in via dei Consoli.

Un luogo artistico unico nel suo genere, posto in una delle strade più suggestive di Gubbio. L’esposizione è visitabile fino al 30 aprile, con orario di apertura tutti i giorni, dalle 17 alle 19.30. Lo “spaziounico dedicato alla ceramica contemporanea, inaugura così la stagione espositiva con i nuovi lavori dell’artista eugubino legati alla poetica del frammento.

Tognoloni si esprime principalmente con la scultura, partendo dalla intima e profonda conoscenza della ceramica, in particolare del bucchero, utilizzando diverse tecniche di incisione, che attraverso la sua sensibilità acquistano spessore e profondità. I lavori dell’artista non sono solamente godimento visivo, ma anche sensoriale, accumulando significato con l’andar del tempo, e variando a seconda della loro esposizione in uno o in un altro contesto.

Gabriele Tognoloni e il Sindaco Stirati

L’inaugurazione

Ai microfoni di Cronaca Eugubina, l’artista Gabriele Tognoloni ha spiegato: “In questa nuova serie di lavori che ho realizzato per la mostra ho utilizzato sia la tecnica del bucchero, che nuovi tipi di tecniche ottenute attraverso gli acidi che permettono di avere una superficie poco liscia e poco abituale nel mio lavoro.

E’ come se fosse un percorso che arriva alla fine dove ci sono gli oggetti più definiti che sono il terzo fuoco, anch’essi legati al tema della maschera come tutta l’intera mostra.

L’augurio è che questo spazio possa diventare un luogo in cui chiunque faccia ceramica contemporanea a Gubbio, in Umbria o in Italia possa venire qui ed esporre le proprie opere, affinché sia un modo per gli altri ceramisti della città di poter vedere sperimentazioni continue sui materiali. Questo può essere molto utile anche nella produzione industriale, quindi farlo diventare un punto di interesse.

Il locale è molto piccolo, sono nove metri quadrati, questo ci dà la possibilità di organizzare piccoli eventi, che però possono essere significativi“.

Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina