Don Ubaldo Braccini: “Quando negli anni ’50 ero parroco di Sant’Andrea del Calcinaro, a Costacciaro, venivo a Gubbio a piedi. Era una camminata di oltre un’ora. Poi negli anni comprai una vecchia motocicletta che tenevo da una famiglia a Padule. Così, quando scendevo a Gubbio da Costacciaro, avevo la motocicletta per spostarmi e tutto era più semplice“

Don Ubaldo Braccini
GUBBIO – Domenica 13 gennaio, don Ubaldo Braccini ha consegnato le dimissioni nelle mani del Vescovo Luciano per sopraggiunti limiti di età. Per l’occasione la Chiesa di Torre dei Calzolari alta era gremita di parrocchiani e cittadini.
Don Ubaldo ha ricevuto un abbraccio caloro e affettuoso, memoria storica delle comunità di Torre e Spada, impegnato nella “battaglia” della Pian D’Assino, sempre vicino alla gente.
“Siamo qui per accogliere il passaggio da un parroco che ha servito per tanto tempo questa frazione, ad un altro parroco. E’ un momento da vivere nella fede, nella gratitudine e nell’amore“, ha affermato all’inizio della Messa il Vescovo Luciano.

Il Vescovo Luciano
Nell’omelia Monsignor Paolucci Bedini ha aggiunto: “Un grande grazie a don Ubaldo, è stato la presenza del signore in mezzo a voi. Noi rendiamo grazie al signore. Lui rimane a collaborare per dare a voi tutto quello che potrà dare”.
Don Roberto Revelant, il nuovo parroco di Torre e Spada, ha detto: “Grazie per aver preso parte a questa Messa. Un ricordo particolare per don Ubaldo che ha seguito queste comunità per 63 anni“.
Hanno preso la parola anche i parrocchiani per dire che “la presenza importante e i racconti di vita del prete in motocicletta sono i nostri ricordi e i nostri punti di riferimento. Come non ricordare la battaglia per la strada. Don Ubaldo è stato punto di riferimento per la nostra comunità. Benvenuto Roberto, e come dici sempre tu: coraggio“.

Don Ubaldo Braccini
La storia di don Ubaldo Braccini
Il 19 maggio del 2018 a Torre dei Calzolari alta, la popolazione locale festeggiò i 90 anni di don Ubaldo Braccini, memoria storica della frazione con i suoi 70 anni di sacerdozio.
Incontrammo don Ubaldo all’interno della Chiesa che domina la piazzetta di Torre dei Calzolari alta, e in quell’occasione il parroco ci raccontò la sua lunga storia con l’abito talare.
Don Ubaldo disse: “Sono stato ordinato sacerdote dal Vescovo Beniamino Ubaldi nel 1950. I primi quattro anni di sacerdozio li ho trascorsi nella frazione di Sant’Andrea del Calcinaro, a Costacciaro, dove la gente viveva in condizioni di grande povertà senza acqua corrente in casa.
Nel 1955 sono diventato parroco di Torre dei Calzolari, impegno che ancora oggi ricopro nonostante l’età avanzata. Non ho dato le dimissioni perché, come ho detto al nuovo Vescovo Monsignor Paolucci Bedini, il mio successore non è ancora nato“.

don Ubaldo Braccini con i parrocchiani di Torre Calzolari
Poi don Ubaldo spiegò commosso: “Ho fatto il prete ma ho condotto anche dure battaglie come quella per la Pian D’Assino, la strada della morte. Dopo il terremoto del 1984 ho rimesso a posto la Chiesa di Torre dei Calzolari con una ruspa e un trattore, e il contributo volontario di tanti cittadini.
Sono stato sempre molto legato ai miei parrocchiani, che ho visitato 25 volte in Lussemburgo perché gli uomini all’epoca emigravano in cerca di lavoro separandosi dalle famiglie. In 70 anni di sacerdozio ho cercato di testimoniare il mio amore per il Signore, anche grazie all’aiuto dei parrocchiani di Torre e Spada“.
C’è un episodio in particolare della vita di Don Ubaldo, che ci sentiamo di raccontare perché è stato lui stesso a parlarne ai parrocchiani durante la Messa per i suoi 90 anni.
“Quando negli anni ’50 ero parroco di Sant’Andrea del Calcinaro, a Costacciaro, venivo a Gubbio a piedi. – raccontò don Ubaldo visibilmente commosso dai ricordi – Era una camminata di oltre un’ora. Poi negli anni comprai una vecchia motocicletta che tenevo da una famiglia a Padule. Così, quando scendevo a Gubbio da Costacciaro, avevo la motocicletta per spostarmi e tutto era più semplice”.
Di Francesco Caparrucci – Fotografie Cronaca Eugubina