Il Sindaco: “Ciò che va perseguito è un programma di reimpianto in sostituzione degli alberi soppressi ma va realizzato con specie idonee e autoctone, che appartengono alla natura nel territorio e non con esemplari, come il pino marittimo usato in passato, del tutto incongrui

Abbattuti tre pini in Piazza Quaranta Martiri

GUBBIO – Negli ultimi giorni gli operai del Comune di Gubbio, hanno lavorato in Piazza Quaranta Martiri per metterne in sicurezza la superficie dagli alberi pericolanti a seguito del maltempo dei giorni scorsi, che determinò la caduta a terra del tiglio secolare il 29 ottobre scorso.

Dopo una serie di sopralluoghi con esperti botanici e con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali, nella giornata di sabato 10 novembre sono stati abbattuti tre pini marittimi nella zona del parcheggio di Piazza Quaranta Martiri, un albero nei giardini della Piazza (che però era stato già in parte tagliato nei mesi scorsi), e sfrondata la chioma di due grosse sofore presenti dietro al monumento del Milite Ignoto.

E’ stato rimosso anche il grosso tiglio secolare, il cui legno fanno sapere dagli Uffici comunali potrebbe essere smaltito tramite la vendita per asta pubblica. Indicazioni e valutazioni sono arrivate da alcuni esperti, tra cui l’agronomo Ermanno Rossi della Comunità Montana Alta Umbria e il biotecnologo Alvaro Standardi dell’Università di Perugia, secondo i quali fanno sapere dal Comune la salute delle piante sarebbe risultata abbastanza soddisfacente, anche se bisognosa di adeguati interventi di potatura, soprattutto per ridurre lo sviluppo delle chiome e l’altezza.

Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati

In merito a questi interventi di messa in sicurezza dei giardini di Piazza Quaranta Martiri, e dell’intera superficie della Piazza, dagli alberi pericolanti, il sindaco Filippo Stirati ha spiegato: “La prevenzione nel caso del nostro patrimonio arboreo cittadino ha funzionato, grazie agli interventi effettuati negli anni passati, soprattutto in via Perugina, via Leonardo da Vinci, viale della Rimembranza e nella stessa piazza 40 Martiri, con investimenti onerosi di manutenzione fra l’altro tutti a carico del bilancio pubblico. 

Va tenuto presente che gli alberi non hanno una vita eterna, ed esiste anche per loro la senescenza e il termine biologico. Ciò che va perseguito è un programma di reimpianto in sostituzione degli alberi soppressi ma va realizzato con specie idonee e autoctone, che appartengono alla natura nel territorio e non con esemplari, come il pino marittimo usato in passato, del tutto incongrui“.

Di Francesco CaparrucciFotografie Cronaca Eugubina