I progetti delle abitazioni sono stati elaborati dallo studio di architettura RCM associati, mentre spetterà all’impresa di costruzioni EdilGroup snc la realizzazione fattiva delle villette stesse

GUBBIO – Da qualche anno a questa parte Via Perugina è al centro di un grande progetto di sviluppo che valorizza l’accesso storico più importante della città, e che permette di godersi appieno l’affascinante vista su Gubbio che dalle pendici del monte Ingino domina la sua conca pianeggiante.

In questo contesto di rinnovamento, con la consapevolezza di dare un consistente contributo all’espansione intelligente della città, alcuni privati si sono fatti carico di una intraprendente iniziativa con l’obiettivo di realizzare un nuovo insediamento residenziale all’ingresso di Gubbio, che possa coniugare l’innovazione e la tecnologia con il territorio sul quale è destinato a sorgere, con un impatto positivo sul contesto urbanistico del luogo.

I progetti delle abitazioni sono stati elaborati dallo studio di architettura RCM associati, mentre spetterà all’impresa di costruzioni EdilGroup snc la realizzazione fattiva delle villette stesse. Ad oggi sono in corso di completamento i lavori di urbanizzazione primaria, mentre i lavori di realizzazione prenderanno avvio ad inizio 2019.

Magnolia Residence è collocata sul lato est di via Perugina a congrua distanza dalla strada provinciale, in un’area a bassa densità abitativa, circondata da area agricola di pregio, dove non sono previste ulteriori edificazioni ma sono già presenti consistenti servizi commerciali raggiungibili a piedi.

Entrando nello specifico, levillette” del Residence disporranno di una viabilità pubblica interna ad uso privato, di parcheggi e aree verdi oltreché di pubblica illuminazione e potranno essere personalizzate in base alle diverse esigenze di metratura e finitura richieste dal cliente.

Indipendentemente dalla tipologia gli edifici, particolarmente curati sia dal punto di vista estetico che funzionale, saranno tutti realizzati in “Classe A” con il massimo efficientamento energetico: avranno, infatti, una struttura in cemento armato antisismica con tamponature in laterizio e coibentazione esterna a cappotto, solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria, impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e recupero delle acque piovane per l’innaffiamento del verde.

Di Fabiana Blasi