Don Fausto Panfili: “Cerchiamo di fare questo passo profondo, di vita, perché il mondo ha bisogno di vita, di speranza, di fede, del dono di noi stessi

Basilica di Sant’Ubaldo

GUBBIO – Questo pomeriggio (sabato 27 ottobre), presso la Basilica di Sant’Ubaldo, si è tenuta la 64° Festa del Donatore, iniziativa organizzata come di consueto dall’Avis Gubbio.

La festa è iniziata con una funzione religiosa celebrata da don Fausto Panfili che nell’omelia ha affermato: “Quando si fa del bene c’è un prezzo da pagare, non siamo soltanto uomini a livello antropologico e sociologico, ma abbiamo una dimensione di cui il mondo ha bisogno. Dobbiamo trasmettere Dio, il suo spirito ed ecco che ti ha salvato. 

Nella vita di Sant’Ubaldo, c’è un momento in cui un cieco gli chiedeva la vista. Sant’Ubaldo gli disse ‘Ti farò un dono alla fine della mia vita’e quando Sant’Ubaldo sta per morire, il cieco va là sul suo cadavere e disse ‘Adesso ho capito. Non voglio la vista degli occhi, ma la vista della fede’.

Don Fausto Panfili

C’è una luce più grande, c’è quel Santo che tra poco consacreremo sull’altare perché Gesù ha terminato la sua vita nell’ultima cena con l’offerta del suo sangue. Il dono del sangue come l’unità della persona, come il segno della presenza.

Quindi essere cristiani o organizzarsi con l’Avis non può essere un aspetto anonimo, ma deve essere una scelta, delle condizioni personali che porti avanti con il tuo impegno. Che la vostra e la nostra presenza sia sotto questa luce, affidiamoci al Signore, entriamo in quest’alleanza.

Cerchiamo di fare questo passo profondo, di vita, perché il mondo ha bisogno di vita, di speranza, di fede, del dono di noi stessi e non solo del sangue come ha fatto Cristo che non ha donato solo il sangue, ma ha dato se stesso. 

La premiazione di Massimo Palazzari

‘Do la mia vita perché so di riprenderla di nuovo’, è bellissimo questo discorso perché puoi dare la tua vita perché sai di riprenderla“.

Dopo la consueta lettura della Preghiera del donatore, composta da Papa Giovanni XIII, il presidente Loris Ghigi ha invitato tutti i presenti ad osservare un minuto di silenzio per i donatori defunti e ha successivamente premiato il donatore più maturo Massimo Palazzari, specificando inoltre che l’altro donatore più anziano Evaristo Sannipoli è stato omaggiato nei giorni scorsi, non potendo essere presente alla premiazione odierna.

Il programma ha previsto poi lo svolgimento dell’Assemblea dei soci, durante la quale sono stati premiati i donatori più giovani, Caterina Fecchi e Luigi Chiocci, e consegnati gli attestati di benemerenza.

Di Ilaria Stirati – Fotografie Cronaca Eugubina