Il tecnico rossoblù: “Io ci sono passato da giocatore e poi da allenatore dei giovani ragazzi, il gruppo e lo spogliatoio sono trainanti. Da lì dentro sarebbe nata la salvezza e il Gubbio del futuro 

Anche i nostri tifosi oggi ci sono stati d’aiuto, li ringraziamo e speriamo che vengano anche a Fermo in un’altra partita fondamentale

FANO – I rossoblù vincono il “derby” di Fano 1-0, con una rete di Sedcrik Kalombo ad inizio partita e conquistano allo stadio “Mancini” tre punti che potrebbero essere decisivi per la salvezza.

E’ stata una vittoria di carattere, assolutamente meritata e legittimata sul campo con una prestazione all’altezza sia tatticamente che dal punto di vista agonistico. Il 3-5-2 di Sandreani è davvero il “vestito giusto” per questa squadra, come lo ha definito lo stesso tecnico eugubino. Con interpreti eccezionali a Fano come Burzigotti in difesa, Kalombo e Pedrelli sulle fasce, Malaccari e Ricci a centrocampo, Marchi in attacco.

Un modulo che consente al Gubbio di coprire la difesa e di sviluppare una manovra corale, fatta di ripiegamenti e veloci contropiede. Ma soprattutto la vittoria di Fano, dimostra che Alessandro Sandreani ha saputo dare in poco tempo un’identità alla squadra rossoblù. Quindi siamo di fronte ad un allenatore vero e non ad un semplice traghettatore.

Mister Sandreani, in conferenza stampa ha detto che è uno dei giorni più belli della sua vita.

Si, un mese fa lottavo con i miei ragazzi della Berretti per arrivare ai play off e mai mi sarei immaginato dopo un mese di riuscire in un’impresa delicata in un campo difficilissimo come questo di Fano con la mia squadra del cuore, che alleno.

Devo dire grazie a questi ragazzi che mi hanno agevolato nel compito e che stanno tirando fuori il meglio per il loro bene e per farsi rivolere bene dai nostri tifosi.

La vittoria è dedicata oltre che ai tifosi rossoblù, al Presidente, la sua grinta ci manca. I ragazzi oggi hanno trasmesso qualcosa in più anche per quello“.

Una prestazione di spessore quella del Gubbio qui a Fano.

Per forza doveva essere così perché affrontavamo una squadra molto forte, abile nel rincarnare lo spirito della serie C, una squadra forte. Anche noi fino all’ultimo dovremo soffrire per tenere la categoria“.

Mister, lei l’ha un po rivoluzionato questo Gubbio anche dal punto di vista tattico. Questa sembra davvero un’altra squadra rispetto a quello di un mese fa.

No, voi guardate troppo i numeri e troppo i singoli secondo me. Io ci sono passato da giocatore e poi da allenatore dei giovani ragazzi, il gruppo e lo spogliatoio sono trainanti. Da lì dentro sarebbe nata la salvezza e il Gubbio del futuro, i ragazzi in questo sono stati fantastici, ma non abbiamo ancora fatto niente perché fino al pomeriggio eravamo con l’acqua alla gola e lo siamo tutt’ora“.

Un’ultima cosa Mister, che cosa le da a lei e alla squadra questa vittoria in prospettiva?

I tre punti, soprattutto la consapevolezza che la strada è giusta, che lo spirito è giusto, che l’autostima sicuramente crescerà. e che ogni partita è difficile perché questa è una categoria troppo equilibrata. Quindi servono continuità e lo spirito che si è visto oggi, di gente con i crampi che ha fatto tre partite in dieci giorni.

Anche i nostri tifosi oggi ci sono stati d’aiuto, li ringraziamo e speriamo che vengano anche a Fermo in un’altra partita fondamentale“.

Di Francesco CaparrucciFotografie Simone GrilliVideo Cronaca Eugubina