I ceraioli iscritti all’anagrafe santantoniara, circa 850, potranno votare, presso la Taverna di via Fabiani, dalle ore 9 alle ore 16, al termine del voto verrà effettuato lo spoglio che deciderà il nome del Primo Capodieci di Sant’Antonio
GUBBIO – Si avvicina il momento dell’elezione dei Capodieci dei Ceri di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio per la Festa dei Ceri 2018. Si parte oggi domenica 7 gennaio con l’elezione del Primo Capodieci del Cero di Sant’Antonio.
I ceraioli iscritti all’anagrafe santantoniara, circa 850, potranno votare, presso la Taverna di via Fabiani, dalle ore 9 alle ore 16, al termine del voto verrà effettuato lo spoglio che deciderà il nome del Primo Capodieci di Sant’Antonio tra i candidati Carlo Ambrogi, Giovanni Vantaggi e Domenico Bagagli, le cui candidature sono state ufficializzate prima delle festività natalizie.
Poi sarà la volta, domenica 14 gennaio, dell’elezione dei Capodieci di Sant’Ubaldo e San Giorgio che si svolgerà nelle rispettive Taverne. I ceraioli sangiorgiari saranno chiamati a votare per il proprio Capodieci domenica 14 gennaio dalle ore 9 alle ore 11.
Mentre i candidati del Cero del Santo Patrono verranno ufficializzati solo il giorno prima, sabato 13 gennaio, i candidati del Cero di San Giorgio sono stati presentati nella serata di giovedì 4 gennaio e sono Giorgio Angeloni ed Enrico Ceccarelli della Manicchia di Sant’Agostino.
A Cronaca Eugubina Angeloni e Ceccarelli hanno dichiarato: “Ci candidiamo per fare una cosa bella quindi siamo contenti entrambi. Abbiamo condiviso tutto da quando siamo piccoli, siamo cresciuti insieme, abbiamo frequentato la scuola insieme, condiviso il Cero insieme. Come andrà andrà, sarà sempre festa“.
Di seguito, vi riproponiamo le interviste realizzate alcuni giorni fa da Cronaca Eugubina con i candidati per il Cero di Sant’Antonio.

Ambrogi Carlo, Bagagli Domenico detto Brotanello, Vantaggi Giovanni detto Dudu’
Domenico Bagagli
“Faccio parte di una famiglia molto ceraiola che viene chiamata Brotanello. Anche mio zio ha alzato il Cero di Sant’Antonio nel 1968 e faccio parte della muta della zona di Mengara. Fortunatamente sono entrato nel Cero grande di Sant’Antonio a 18 anni sul monte e poi l’ho preso come punta all’ospedale, quella lì ormai la chiamano la muta del Brotanello.
Spero che vada bene e che possa alzare il Cero, onestamente sono un po’ nervoso, è una cosa che aspetto da tempo. E’ un’emozione talmente bella che è difficile da descrivere, fortunatamente ho gli amici vicino con i quali ironizziamo questo momento ed è molto bello, fa piacere vedere l’appoggio di tante persone.
Non ci penso alla Festa 2018, preferisco tenere i piedi per terra, se tutto andrà bene ci penseremo dall’8 gennaio. Spero che sarà una bella corsa, se dovessi essere io ad alzare il Cero sicuramente chiederò consigli ai Capodieci che mi hanno preceduto e ascolterò anche quello che mi diranno i ceraioli più anziani che è sempre importante“.
Carlo Ambrogi
“Ho avuto una carriera ceraiola è stata come quella di tutti i ceraioli, dopo aver preso il Cero piccolo e mezzano sono entrato nel Cero grande a 16-17 anni sul monte, poi da quando avevo 24 anni l’ho preso sulla curva di San Francesco. Ho fatto come tutti, non ho la presunzione di dire di aver fatto più di altri ceraioli.
Per me questa candidatura è un onore enorme che ti riconoscono gli altri ceraioli. Ho deciso di accettare questa sfida perché gli altri ragazzi di Padule mi hanno detto che volevano proporre il mio nome e questa è stata un’ulteriore motivazione per me. Il 2018 sarà comunque un anno particolare perché diventerò padre e, se dovessi anche alzare il Cero, sarà proprio da incorniciare.
Provo a non pensarci alla Festa 2018, a come sarà se dovessi alzare il Cero perché penso che sia un sogno da vivere al momento. Se non dovessi alzarlo sarò comunque più rilassato perché sarà il primo anno in cui non prenderò più il Cero, un momento che vivo da una parte con tristezza, ma dall’altra so che è un percorso naturale e comunque sarò lì ad aiutare i miei compagni. Spero di divertirmi come in ogni Festa dei Ceri e che riusciamo a stare attaccati a San Giorgio“.
Giovanni Vantaggi
“Ho iniziato a prendere il Cero di Sant’Antonio a 18 anni sulla curva del monte, poi essendo della muta di Torre l’ho preso a spalla e da Capodieci sul Buchetto e sull’Alzatella a spalla.
Nel 2012, quando ha alzato il Cero Fabrizio Monacelli, ho fatto da barelone davanti, in altre occasioni l’ho preso durante le girate del mattino, durante la mostra e ho fatto da braccere a tutti gli amici che ne avevano bisogno perché è sempre un’emozione prendere il Cero.
In 30 anni che prendo il Cero di Sant’Antonio, nonostante il mio lavoro, non ho mai perso una Festa dei Ceri. Anche solo essere candidato a Capodieci è una grande emozione e soddisfazione, non sarà facile vincere, ma per me è comunque un’emozione grandissima, difficile da descrivere.
Speriamo che la Festa 2018 vada bene, sarà una Festa grande, ci saranno dei momenti particolari per me come ad esempio la tappa durante la mostra sotto casa di Giuseppe Chiocci, un mio grande amico scomparso quest’anno, il mio pensiero andrà a lui e a Roberto Gustinucci. Speriamo di fare una bella corsa e di stare più vicini possibili a San Giorgio, e spero di poter essere il Capodieci del Cero di Sant’Antonio“.
Di Ilaria Stirati – Fotografia di copertina Simone Grilli