Il Prof. Giuseppe Sebastiani: “Vogliamo lasciare in eredità alle nuove generazioni l’attenzione alla cultura e la volontà di mantenere alto il nome della nostra città in ogni cosa che facciamo.

A questo proposito è per noi motivo di orgoglio l’aver condiviso con l’attuale amministrazione un Protocollo d’intesa che vuole rendere il Premio Bandiera sempre più prestigioso

Foto Premio Bandiera 2016

Premio Bandiera 2016

GUBBIO – Sabato 18 febbraio, presso la Sala Trecentesca di Palazzo Pretorio si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio Bandiera 2016, giunto alla sua 31° edizione.

Come ogni anno, ma ancora di più in quest’occasione il premio è stato assegnato dall’Associazione Sbandieratori di Gubbio in collaborazione con l’Amministrazione comunale a due personalità che con il loro impegno e senso di appartenenza alla nostra comunità hanno portato in lato il nome di Gubbio in Italia e nel mondo.

Si tratta del Prof. Federico Fioravanti (giornalista e soprattutto ideatore del Festival del Medioevo) e del Prof. Giulio Prosperetti (illustre giurista, docente universitario e, dal 16 dicembre 2015 nominato giudice della Corte Costituzionale) che è stato premiato per le sue origini eugubine ed il suo impegno ad altissimo livello per la promozione del bene comune.

Foto Paolo Ceccarelli

Sara e Paolo Ceccarelli

L’evento è stato egregiamente accompagnato dalla voce di Sara Jane Ceccarelli accompagnata dalla chitarra del fratello Paolo, sulle note di “La vita è bella” di Nicola Piovani. Ad introdurre i prestigiosi ospiti, il Presidente onorario degli Sbandieratori Prof. Giuseppe Sebastiani, il Sindaco di Gubbio Prof. Filippo Mario Stirati, l’Assessore alla cultura del Comune di Gubbio Prof. Augusto Ancillotti e il giudice di Cassazione Dott. Sergio Matteini Chiari.

L’intervento del Professor Giuseppe Sebastiani 

Questo premio giunto alla 31° edizione  rappresenta un punto di riferimento per la crescita culturale della nostra città.ha precisato Sebastiani Attraverso questo evento il nostro gruppo intende valorizzare l’aspetto culturale  che deve essere sempre più al centro del pensiero della nostra comunità.

Foto Ubaldo Gini

I presentatori della serata

Vogliamo lasciare in eredità alle nuove generazioni l’attenzione alla cultura e la volontà di mantenere alto il nome della nostra città in ogni cosa che facciamo. A questo proposito è per noi motivo di orgoglio l’aver condiviso con l’attuale amministrazione un Protocollo d’intesa che vuole rendere il Premio Bandiera sempre più prestigioso“.

In conclusione del suo saluto il Prof. Sebastiani ha voluto ricordare il vescovo emerito di Gubbio Mons. Pietro Bottaccioli recentemente scomparso: “E’ stato sempre vicino alle vicende del nostro gruppo e con lui abbiamo condiviso emozioni molto forti che non possiamo dimenticare“.

Foto Stirati e Ancillotti

Stirati e Ancillotti

Il discorso di Filippo Stirati 

Sulla stesa lunghezza d’onda il Sindaco Stirati:Il premio che oggi consegniamo è ormai un appuntamento che marca sempre di più la nostra città. La consegna del premio a Fioravanti e Prosperetti sta poi a rappresentare che il lavoro e l’impegno ai più alti livelli sono un valore aggiunto che dà lustro alla nostra comunità.

In particolare sono grato a Fioravanti per il Festival del Mdioevo e orgoglioso che il nome della famiglia Prosperetti torni ad essere protagonista della storia di Gubbio.

Oltretutto è fondamentale per noi umbri, in un momento difficilissimo per tutta la regione, far vedere che le nostre città sono vive più che mai e sono in grado di esprimere senso di appartenenza, orgoglio ed entusiasmo per uscire da questo momento così negativo“.

Foto Premio Bandiera 2016

Sebastiani e Stirati premiano Giulio Prosperetti

Gli interventi di Fioravanti e Prosperetti 

Visibilmente felici i due premiati. “Ormai mi sento quasi eugubino d’adozione.ha detto FioravantiE con forza dico che Gubbio è percepita sia in Italia che all’estero come una delle capitali culturali del nostro paese. Deve solo credere un po’ di più in se’ stessa, nella sua capacità di rialzarsi perché ne ha le potenzialità“.

I miei nonni erano eugubiniha detto Giulio ProsperettiE pur se emigrati in Argentina non hanno mai dimenticato le loro origini. Anch’io mi sento eugubino, anche se la vita mi ha portato a svolgere la mia professione a Roma. Ho sempre Gubbio nel cuore perché è la città dove vivevano i miei nonni e dove ho i miei ricordi di infanzia. E’ bello poterla vedere ora ed apprezzarne i cambiamenti, pur nel solco di una storia secolare“.

Di Giovanni AlessiFotografie Photostudio