Padre Giustino (parroco di Sant’Agostino):Don Pietro era molto attento, molto vicino ai giovani, alla Caritas, alle famiglie più povere

Foto Pietro Bottaccioli

Don Pietro Bottaccioli

GUBBIO – Tanissimi cittadini eugubini stanno partecipando in queste ore alla camera ardente allestita all’interno della Chiesa di San Giovanni in memoria del Vescovo emerito di Gubbio Pietro Bottaccioli, venuto a mancare questa mattina (domenica 22 gennaio) alle ore 7.

Presente in Chiesa, come ha fatto negli ultimi giorni di vita di Don Pietrino, il Vescovo di Gubbio Monsignor Mario Ceccobelli che ha voluto esprimere un pensiero per Bottaccioli: “Pietro oggi è entrato nella vita vera. Lo voglio ricordare con gratitudine per tutto quello che ha dato e fatto per la nostra città, per la sua amicizia, la sua solidarietà e le relazioni che ha saputo coltivare”.

Foto Pietro Bottaccioli

La Camera ardente a San Giovanni

Nel pomeriggio, anche il sindaco Filippo Mario Stirati ha visitato la camera ardente in memoria di Bottaccioli, riconoscendo con la sua presenza l’importanza della figura del Vescovo emerito per la città.

I ricordi di momenti belli vissuti con Don Pietroci racconta Padre Giustino, parroco di Sant’Agostinosono tanti. Don Pietro era molto attento, molto vicino ai giovani, alla Caritas, alle famiglie più povere. Ci ha spinto a far nascere una realtà di Caritas a livello locale, parrocchiale. In città ha dato una bella spinta a tante realtà.

Il ricordo più personale che ho di lui è che quando i miei superiori mi hanno trasferito da Gubbio a Pavia, andandolo a salutare in episcopio ha voluto scrivere una lettera di presentazione della mia persona al vescovo di Pavia e me l’ha consegnata. Quando ho consegnato la lettera al vescovo di Pavia, l’ha aperta, me l’ha voluta leggere ed era una lettera molto commovente e lusinghiera nei miei confronti.

Foto Pietro Bottaccioli

Don Pietro Bottaccioli e Monsignor Ceccobelli e don Ubaldo Braccini accanto a Sant’Ubaldo

Credo che la cosa che ci mancherà di più è proprio questo rapporto bello fra i due Vescovi, questa fraternità. Non c’è stata nessun tipo di rivalità, ma è stato un rapporto di pienezza e di collaborazione e credo che questo abbia fatto molto bene a tutti. Quando sono venuti entrambi i Vescovi a Pavia, mentre ero lì, vollero andare a trovare un sacerdote gravemente malato.

Erano partiti appositamente per visitare questo sacerdote, un esempio lampante dell’importanza che la figura del sacerdote ha per loro. È un bellissimo ricordo quello che ho di Pietro”.

Di Ilaria Stirati