L’atleta eugubina al rientro a Gubbio: “Anche se non conquisti una medaglia torni a casa contenta perché questo è uno sport che unisce!

Foto Chiara Acciaio

Chiara Acciaio con una atleta ai Mondiali in Bulgaria

GUBBIO – E’ appena tornata a Gubbio l’atleta eugubina Chiara Acciaio, classificatasi al Campionato del Mondo di Braccio di Ferro che si è tenuto nei giorni scorsi a Sofia in Bulgaria.

Chiara ha gareggiato nella categoria 50 kg donne (braccio destro e sinistro), con un risultato finale che è per lei molto soddisfacente: 6° (braccio destro) su un lotto di 15 atlete di caratura ed esperienza internazionale consolidate.

L’atleta eugubina, che si allena presso la “scuola” della Body Line Center di Gubbio, assieme al preparatore Mirko Ramacci, e ad altri ragazzi e ragazze appassionati del Braccio di Ferro, è alla sua seconda partecipazione al Campionato del Mondo.

Foto Braccio di Ferro

La classifica finale dei 50 kg donne

Due anni fa la prima esperienza in Lituania, quindi ha saltato l’impegno iridato in Malesia per l’eccessiva distanza della location, e oggi l’ottima sesta posizione in Bulgaria. Un trampolino di lancio per il Mondiale che tra un anno si disputerà in Ungheria.

Dal punto di vista tecnico è stato un Campionato del Mondo di alto livello per Chiara, soprattutto per la presenza delle temibili e forti atlete dell‘est Europa. Chiara, infatti, è stata eliminata proprio dall’Ucraina Maryna Levchenko, poi vincitrice della medaglia di bronzo.

Le prime parole di Chiara Acciaio al rientro in Italia 

Questo mondiale è stata un’esperienza sicuramente da ripetere.spiega Chiara Acciaio a Cronaca EugubinaIl risultato che ho ottenuto è più o meno quello che mi ero prefissata anche perché, se la mia forza è aumentata notevolmente, è solo da tre anni e mezzo che pratico questo sport mentre le altre atlete sono tanti anni che careggiano. Quindi hanno anche l’esperienza dalla loro parte, ma comunque sono riuscita a farmi valere ed era quello che volevo.

Foto Chiara Acciaio

Chiara Acciaio a Sofia

Oltre a questo ogni volta che affronto un’esperienza del genere ho modo di acquisire più sicurezza e quindi una maggiore concentrazione, cosa importantissima durante una gara dove non ti puoi permettere distrazioni.

Di questa esperienza mi rimarranno anche i rapporti di amicizia con persone che normalmente non potresti frequentare abitando in posti diversi. Quindi anche se non conquisti una medaglia torni a casa contenta perché questo è uno sport che unisce!”. 

Francesco Caparrucci