Il Mausoleo ha detto l’assessore regionale Fernanda Cecchinicontiene i valori fondanti della città di Gubbio

Foto don Fausto Panfili

Don Fausto Panfili

GUBBIO – Stamane, 22 giugno 2016, la città di Gubbio ha ricordato con una messa solenne celebrata al Mausoleo l’eccidio compiuto dai soldati tedeschi il 22 giugno 1944 ai danni di 40 innocenti cittadini eugubini.

Catturati dai soldati tedeschi nei giorni successivi la sparatoria in Corso Garibaldi (80 le persone inizialmente imprigionate), furono fucilati addosso al muro che ancora oggi è conservato a memoria all’interno del Mausoleo.

Tra le vittime uomini, donne, padri di famiglia e giovanissimi. Il dolore provocato dall’eccidio tedesco fu fortissimo in città, e le famiglie colpite dai lutti faticarono per tornare alla vita normale. Stamane, in occasione del 72° anniversario dell’eccidio, erano presenti al Mausoleo gonfaloni provenienti da varie città italiane, oltre a quello degli Amici di Polonia, molto vicini alla comunità eugubina.

Foto il muro dove furono fucilate le vittime

Il muro adornato da rose rosse e candele

Tra le autorità sono intervenuti l’assessore regionale alla cultura Fernanda Cecchini, il Consigliere regionale Andrea Smacchi, la nuova presidente dell’associazione Famiglie dei Quaranta Martiri Laura Tomarelli, il sindaco Filippo Stirati, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Biancarelli, e il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze eugubine Jacopo Carucci.

Presenti alla cerimonia religiosa anche i più alti rappresentanti delle Forze del’Ordine locali.

I giovani studenti delle scuole medie di Gubbio hanno partecipato alla cerimonia adornando il muro dove furono fucilate le vittime con quaranta rose rosse e candele.

Foto eccidio Quaranta Martiri

I Gonfaloni al Mausoleo

Il programma della giornata

La messa al Mausoleo è stata anticipata alle ore 6 e 30 (ora dell’eccidio) da una funzione religiosa celebrata da Monsignor Mario Ceccobelli.

Successivamente alle ore 9 e 30 è partito da piazza Quaranta Martiri il corteo delle autorità politiche e militari, che ha fatto tappa all’Edificio scolastico in via Perugina (dove i 40 cittadini eugubini vennero tenuti segregati per alcuni giorni) e si è sciolto al Mausoleo dove sono iniziati gli interventi pubblici.

Nella sua omelia don Fausto Panfili, che ha celebrato messa assieme a don Ubaldo Braccini, ha citato Benedetto XVI dicendo che “Ogni uomo deve sentirsi impegnato al servizio degli altri, che non deve essere insegnata alcuna forma di falsità, che tutti gli uomini fanno parte di un’unica famiglia con la consapevolezza che tutti noi abbiamo un solo destino“.

Foto Filippo Stirati

Il sindaco Filippo Stirati

Gli interventi del sindaco Stirati e dell’assessore Cecchini

Il sindaco Filippo Mario Stirati ha sottolineato l’importanza di valorizzare attività culturali e cerimonie come queste per tramandare ai più giovani i veri valori della vita. Concetto ribadito, nel suo intervento, anche dall’assessore Fernanda Cecchini che ha inoltre affermato come Gubbio è importante per la Regione Umbria, come dimostra la presenza dei Ceri nello stemma regionale.

Il Mausoleo ha detto la Cecchinicontiene i valori fondanti della città di Gubbio“. La sua ultima partecipazione a questa cerimonia risale a quattro anni fa. La Cecchini ha voluto precisare quanto sia rimasta ammirata dall’abbraccio e dalla presenza significativa dell’Amministrazione comunale per la commemorazione dell’eccidio dei Quaranta Martiri.

Foto Eccidio Quaranta Martiri

Smacchi, Cecchini, Stirati e Biancarelli al Mausoleo

Infine la Cecchini ha lanciato un messaggio di pace ai tutti i cittadini, anziani e bambini, presenti alla cerimonia: ha voluto sottolineare quanto non ci sia bisogno di provare rancore, ma solamente il fatto che bisogna combattere la sopraffazione e rivendicare i diritti di libertà e pace per una sana convivenza a livello locale, nazionale ed internazionale.

Servizio a cura di Ilaria StiratiFotografie Cronaca Eugubina