In attesa di conoscere le 60 squadre ai nastri di partenza, non si può fare altro che aspettare il criterio di suddivisione che sarà scelto e votato dai presidenti in una delle prossime riunioni di Lega a Firenze

GUBBIO – Il Gubbio calcio nel Girone centrale di Lega Pro? Formato da Casertana, Catania, Catanzaro, Cavese, Cosenza, Cremonese, Francavilla, Giana Erminio, Gubbio, Lucchese, Lumezzane, Mantova, Martina Franca, Matera, Modena, Pisa, Pistoiese, Reggiana, FeralpìSalò, Tuttocuoio.

Se fosse quello ipotizzato, il girone del Gubbio in Lega Pro sarebbe una… iattura. È evidente che si tratta solo di una ipotesi, ma in ogni caso anche se ancora la Lega Pro non ha nemmeno tratteggiato i tre possibili gironi del prossimo campionato, l’argomento è già in discussione ed è fonte, in qualche modo, di preoccupazioni per le società.

Se il criterio di suddivisione fosse quello ipotizzato, i club dovrebbero far fronte a una spesa altissima per onorare le trasferte da coprire in aereo.

La logica e il contenimento delle spese porterebbe a dire che l’Italia calcistica andrebbe divisa in tre fasce orizzontali. In questo modo si eliminerebbero trasferte lunghissime con il conseguente contenimento delle spese, inoltre la relativa vicinanza favorirebbe la presenza dei tifosi in tutti gli stadi.

Si vede chiaramente che la divisione è  stata fatta per linee verticali, per cui il Gubbio rischierebbe dì andare a giocare in Lombardia, in Calabria e in Sicilia.

Regolarità dei bilanci e delle iscrizioni al campionato

Ultimo punto: prima di parlare di possibili gironi, bisognerà aspettare la regolarità dei bilanci e delle iscrizioni al campionato. A rischio fallimento ci sono almeno 7-8 squadre su 60. Per cui potrebbero esserci ripescaggi e clamorose esclusioni. Personalmente giudico poco probabili le ipotesi di gironi che sono state pubblicate. Un esempio per tutti: Rimini e Santarcangelo sarebbero insieme nel raggruppamento denominato “Girone Est“, Pontedera e Tuttocuoio sono invece state divise.

È vero che tutto può accadere, ma in questo caso specifico ci troveremmo di fronte a una scelta cervellotica e inspiegabile. Per cui, in attesa di conoscere le 60 squadre ai nastri di partenza, non si può fare altro che aspettare il criterio di suddivisione che sarà scelto e votato dai presidenti in una delle prossime riunioni di Lega a Firenze.

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