Un folto e diversificato gruppo di ceraioli che ha avuto, dopo vari confronti l’idea di affrontare il tema della contemporaneità, di ciò che ha mantenuto viva questa Festa nel corso della storia. La passione e i valori incarnati da una Festa storica, che vive da 900 anni

GUBBIO – Oggi, martedi 26 aprile, si è tenuta presso la Biblioteca Sperilliana, la conferenza di presentazione dell’evento culturale “Hilariter, sulla spalla e nel cuore”, previsto per venerdì 29 aprile presso la sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli.

Foto Sperelliana

L’iniziativa si è tenuta alla Sperelliana

Un gruppo di ceraioli che ha organizzato e pensato questo incontro come un momento di confronto e riscoperta delle radici più profonde della città di Gubbio, che ha trovato il sostegno delle associazioni legate alla Festa. Un folto e diversificato gruppo di ceraioli che ha avuto, dopo vari confronti l’idea di affrontare il tema della contemporaneità, di ciò che ha mantenuto viva questa Festa nel corso della storia. La passione e i valori incarnati da una Festa storica, che vive da 900 anni.

Piergiorgio Giacché, l’antropologo, che affrontò il tema della Festa dei Ceri, e con cui colloquiarono già nel 2010, sarà presente nei prossimi incontri. “La Festa va vissuta, più che analizzata”, aveva affermato Giacché, sottolineando l’importanza di sperimentare direttamente la forza della festa.

Foto Hilariter

Ceraioli uomini e donne

L’iniziativa coinvolgerà informalmente ceraioli di diversa estrazione e appartenenza, con lo scopo di andare oltre i limiti e i confini che spesso rappresentano inutili ostacoli. Una serie di incontri per creare un momento di coinvolgimento e leggerezza. Non manca la presenza femminile nel gruppo, le ragazze mettono in evidenza il ruolo della donna nel contesto della Festa, che per quanto diversificato incarna una sua funzione. Ruoli diversi ma la condivisione dei medesimi valori, da trasmettere e vivere nelle loro specificità.

Foto Hilariter

La riunione alla Sperelliana

I giovani di questo gruppo hanno già portato nelle scuole la presentazione di quest’evento, raccogliendo idee e pensieri. Ed hanno riscontrato un senso di leggerezza, di riscoperta dello spirito genuino e originario, nei giovani desiderosi di comprenderne le radici identitarie. Allargare la prospettiva, l’interpretazione oltre i soliti tecnicismi della gara, la forma; per andare a fondo, all’anima della Festa.

Un occasione per metter insieme giovani e adulti per andare oltre i soliti discorsi e vivere nel profondo il senso di quest’esperienza unica rappresentata dai Ceri.

Alessandro GalassiFotografie Cronaca Eugubina