Alessandro Piergentili: “Vogliamo che i diritti di tutte le tipologie di lavoratori siano raccolti in una proposta di legge di iniziativa popolare che abbiamo definito Carta dei diritti universali del lavoro

GUBBIO – La Cgil guarda al futuro. Nello scenario della sala consiliare di Palazzo Pretorio a Gubbio, la Cgil umbra ha presentato la propria soluzione per rispondere alle sfide del mondo del lavoro: la Carta dei diritti universali del lavoro, alla presenza dei sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino Stirati e Presciutti i quali, con la loro presenza hanno voluto ribadire l’interesse verso tutte le iniziative che possano essere positive per il nostro territorio, uno dei più martoriati dalla crisi economica che attanaglia ancora oggi la nostra regione.

Foto Cgil

Presentazione a Palazzo Pretorio

Si tratta di un’iniziativa intelligente sia dal punto di vista sindacale che politico in generaleha esordito Filippo Stirati e sono orgoglioso che qualche soggetto abbia ancora l’ambizione di pensare in grande e non ridurre l’attività istituzionale alla mera quotidianità. C’è una grande necessità di trovare vie d’uscita ad una crisi economica che ha lacerato il nostro tessuto sociale. La mia preoccupazione va ai giovani ma anche a coloro che in età più matura si sono visti espulsi da un mercato del lavoro che è diventato sempre più animalesco.

Un aspetto che mi preme sottolineare è che la formazione soprattutto quella scolastica sta tornando ad essere classista. E’ giusto pertanto interrogarsi sulle cause, le responsabilità e le soluzioni da adottare che possono essere le più diverse ma, valori come l’equità, l’emancipazione, le pari opportunità non debbono mai venire meno”.

Il Sindaco di Gualdo tadino, Massimiliano Presciutti ha concordato in pieno con quanto espresso dal sindaco di Gubbio e anzi, ha “rincarato la dose” affermando che: “Nonostante la riduzione dei trasferimenti, noi sindaci siamo chiamati a prendere delle decisioni importanti, seppur nella attuale ristrettezza economica. Inoltre posso dire di essere molto legato al mondo delle forze sociali dal quale provengo”.

Foto Alessandro Piergentili

Il sindacalista della Cgil Alessandro Piergentili

La parola è quindi passata ad Alessandro Piergentili, responsabile della Cgil alta Umbria, che ha illustrato nel merito la proposta. “Grazie a tutti voi per la numerosa presenza e grazie ai sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino per il loro prezioso contributo. Dobbiamo far accelerare il passo sia della regione Umbria, che dei parlamentari eletti nel nostro territorio, perché la situazione del comprensorio eugubino gualdese è la peggiore di tutta l’Umbria, la quale di per sé sta registrando lo stesso livello di occupazione che aveva dopo la guerra.

Venendo allo specifico, il nostro sindacato ha giocato a scacchi, effettuando una sorta di mossa del cavallo nei confronti dei provvedimenti che si sono succeduti sul tema lavoro, sia in ambito regionale che nazionale. Mi spiego meglio: stante il continuo depauperamento dei diritti conquistati con le lotte sindacali, avremmo potuto fare un referendum abrogativo per eliminare le norme più dannose, ma non l’abbiamo fatto perché quella strada non prevedeva prospettive e non sarebbe stata condivisa.

Foto Carta dei diritti universali del lavoro

Carta dei diritti universali del lavoro

Invece vogliamo che i diritti di tutte le tipologie di lavoratori siano raccolti in una proposta di legge di iniziativa popolare che abbiamo definito Carta dei diritti universali del lavoro. L’obiettivo di questa proposta è ridefinire i diritti universali del lavoro non sulla base del contratto ma della persona. La CGIL non vuole più essere vista come il difensore del lavoro subordinato, ma vuole estendere le tutele anche ai precari e ai lavoratori autonomi, i quali finora non godono di alcuna tutela.

Nel mese di marzo si avvierà la raccolta firme per presentare la proposta in Parlamento. La nostra crisi di rappresentanza nei confronti dei giovani, si è determinata per via che non abbiamo capito i cambiamenti avvenuti nel mercato del lavoro e l’insorgere di nuove e maggiori tutele. Il nuovo modello di sviluppo economico non può in nessuna maniera prescindere dalle persone”.

Foto Alessandro Piergentili

Alessandro Piergentili

L’altro punto su cui si è soffermata la riflessione di Alessandro Piergentili è la volontà di “ridare al lavoratore la possibilità di decidere le proprie condizioni contrattuali e di lavoro. In conclusione questa è un’operazione ambiziosa che ci fa uscire dall’angolo in cui eravamo finiti, e che da ai lavoratori e alle lavoratrici nuove e più estese opportunità”.

Giovanni Alessi