Rita Pagnozzi: “Ciascuno, in base alle sue competenze e/o attitudini, mette a disposizione della Banca una o più ore del suo tempo

GUBBIO – Ha aperto i battenti la Banca del Tempo Alto Chiascio, una forma di economia solidale con filiali a Gubbio, Sigillo e Gualdo Tadino.

Qualche mese fa le A.p.s. Da-Sein di Gubbio e Educare alla vita buona di Gualdo Tadino, di concerto con l’Auser Alto Chiascio si sono proposte di mettere in piedi una vera e propria banca dove il denaro cedesse il passo ad un bene oggi preziosissimo per le famiglie, il Tempo appunto.

Foto Banca del Tempo

Banca del Tempo

Le Banche del Tempo, oramai presenti su tutto il territorio nazionale, promuovono una forma di economia solidale, un’economia basata sullo scambio gratuito di servizi. Nei contesti delle società postindustriali, sempre più complesse esigenze di cura personale emergono dalle condizioni di handicap, disabilità, non autosufficienza, patologia mentale, emarginazione, così come dai nuovi rischi sociali e dalle cosiddette “nuove povertà” psicorelazionali.

In questo contesto un ruolo fondamentale giocano le reti comunitarie; che, pur essendosi profondamente trasformate, in molti casi anche oggettivamente indebolite, non per questo si può dire che siano venute meno o che esprimano solo disfunzioni o patologie. Occorre individuare forme e tempi di nuove solidarietà sociali, più mature ed organizzate.

Le Banche del Tempo rispondono proprio a queste esigenze poiché sono libere associazioni tra persone, che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane; luoghi nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato, oppure, permettono di estendere a persone prima sconosciute l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici.

Foto Banca del Tempo

Banca del Tempo

La regola di fondo, quindi, è lo scambio. Sinonimo di reciproca convenienza, lo scambio presuppone, per sua stessa definizione, che i soggetti che entrano in relazione siano attivi. La solidarietà è reciproca e alla pari. Il tempo scambiato è misurato in ore e l’ora è di 60 minuti per tutti, indipendentemente dalla professione, dalla classe sociale di appartenenza o dalle condizioni economiche delle singole persone. In questo senso, le Banche del Tempo realizzano un egualitarismo pressoché perfetto.

Ciascuno, in base alle sue competenze e/o attitudini, mette a disposizione della Banca una o più ore del suo tempo, ricevendo in cambio degli assegni da spendere per comprare servizi quantificati in ore, che qualcun altro avrà messo a disposizione. U

n’ora di baby-sitter in cambio di un’ora di spesa a domicilio; un’ora di imbianchino in cambio di un’ora di lezione di matematica per il proprio figlio, un’ora di dog-sitter in cambio di un’ora di disbrigo pratiche, solo per fare qualche esempio.

Iscriversi alla Banca del Tempo è semplicissimo, basta recarsi, nei giorni e negli orari stabiliti, in una delle filiali del territorio e compilare un modulo di adesione, in cui si segnala l’attività che si potrebbe svolgere e quella che si richiede; le filiali, in questa fase iniziale, sono collocate nelle sedi CGIL di Gubbio, Sigillo e Gualdo Tadino.

Foto Banca del Tempo

Banca del Tempo

L’assenza di tempo e denaro per fare tutto procura stress e tensioni che altrimenti avrebbero, sicuramente, meno vita facile. L’individuo è sempre più schiacciato dal peso di questo tutto. Occorrono forme di convivenza che aiutino a frammentare questo insieme vuoto in particelle di supporti e sostegno reciproco, solo così il tutto sarà serenamente ricostituito. E’ la logica della Banca del Tempo. Il denaro non può comprare la serenità, la solidarietà sì!

Rita Pagnozzi