Un corso di 80 ore di teoria e pratica, che sono servite per dare il diploma a dieci ragazzi tra i 18 e i 30 anni, tutti con permesso di soggiorno, che cercano nuove opportunità, ma anche “un’integrazione sociale, lavorativa e abitativa, rivolte ad opportunità concrete per i loro progetti di vita”, come affermano le operatrici del progetto Daniela, Elisa e Ilaria, e confermano i ragazzi.
I corsi di Chef Gaetano Esposito si sono tenuti al ristorante Tenuta Conte Fabiani, in sinergia con tutto lo staff di sala e cucina, collaborando con il progetto SAI Gubbio che si occupa di accoglienza per i rifugiati, dando il via ad un corso di formazione di “panificazione, pizzeria e prime tecniche di cottura”, coadiuvati dall’Ente di formazione IRECOOP, coordinato da Carlo Di Somma.

GUBBIO (F.C.) – Gaetano Esposito non si ferma mai, soprattutto quando si parla di formazione.

Ha messo a disposizione la sua professionalità di Chef, pizzaiolo, panificatore e di formatore di alto livello, con molti anni di esperienza, e gli spazi del suo ristorante nel centro storico di Gubbio, La Tenuta Conte Fabiani, in sinergia con tutto lo staff di sala e cucina, collaborando con il progetto SAI Gubbio che si occupa di accoglienza per i rifugiati internazionali, dando il via ad un corso di formazione di “panificazione, pizzeria e prime tecniche di cottura”, coadiuvati dall’Ente di formazione IRECOOP, coordinato da Carlo Di Somma.

I ragazzi del Progetto SAI Gubbio con i diplomi di panificatori

II corso è iniziato a marzo, 80 ore teoriche e pratiche, che sono servite per dare il diploma a dieci ragazzi tra i 18 e i 30 anni, tutti con permesso di soggiorno, che cercano nuove opportunità, ma anche “un’integrazione sociale, lavorativa e abitativa, rivolte ad opportunità concrete per i loro progetti di vita”, come affermano le operatrici del progetto Daniela, Elisa e Ilaria, e confermano i ragazzi.

Un approccio che mette in mano ai giovani gli strumenti giusti per acquisire competenze, ma soprattutto infonde tanta passione ed entusiasmo, che Gaetano sa trasmettere verso un mondo lavorativo in continuo fermento.

Lo dimostra il fatto che tra le diverse pizze classiche, Napoletana, Margherita, la schiacciata, la romana, i partecipanti hanno saputo mettere anche parte della loro cultura e delle loro radici, con la Pizza Kebab.

Non solo tecnica quindi, ma anche tutte le competenze che riguardano la materia prima, i lieviti e la lievitazione, le materie locali, le miscele sapienti tra le farine di forza che danno i diversi impasti, ma soprattutto l’ingrediente segreto: la passione.

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Isabella Ceccarelli – Fotografie Cronaca Eugubina