Il capogruppo consiliare di Rinascimento Eugubino Luigi Girlanda: “Chi oggi governa Gubbio si era presentato come forza di cambiamento. In realtà, sta semplicemente riproponendo gli stessi schemi del passato, privi di efficacia e visione“.
Queste le misure da adottare proposte dal Consigliere comunale di minoranza: rafforzamento della videosorveglianza, attivazione dei Gruppi di Controllo di Vicinato (previsti da un protocollo del 2020 mai attuato), numero di emergenza locale operativo h24.
Incentivi per famiglie e commercianti, uso di droni per il monitoraggio delle aree più colpite, studio per un presidio stabile della Polizia di Stato, un fondo da 50.000 euro, pari al costo di un’auto, per un primo intervento concreto. 

Consiglio comunale di Gubbio 1 aprile 2025 

Il Comune resta fermo. I cittadini si difendono da soli. L’attuale amministrazione, che prometteva discontinuità, si rivela ogni giorno più incerta e priva di coraggio. Non c’è alcuna svolta. Solo una copia sbiadita di modelli già falliti“.

GUBBIO – Il Consiglio Comunale ha bocciato l’Ordine del Giorno sulle misure urgenti per la sicurezza urbana.
Motivazione? “Stiamo facendo tavoli con il Prefetto e le Forze dell’Ordine”.

Tavoli, riunioni, rassicurazioni: la solita liturgia, identica a quella ripetuta da anni, senza risultati concreti. Nel frattempo, i furti si moltiplicano, le famiglie si sentono più esposte, e la distanza tra istituzioni e cittadini cresce.

Chi oggi governa Gubbio si era presentato come forza di cambiamento. In realtà, sta semplicemente riproponendo gli stessi schemi del passato, privi di efficacia e visione. L’Ordine del Giorno proponeva sette misure realizzabili e a basso costo, tra cui:

● Rafforzamento della videosorveglianza
● Attivazione dei Gruppi di Controllo di Vicinato (previsti da un protocollo del 2020 mai attuato)

● Numero di emergenza locale operativo h24
● Incentivi per famiglie e commercianti
● Uso di droni per il monitoraggio delle aree più colpite

● Studio per un presidio stabile della Polizia di Stato
● Un fondo da 50.000 euro, pari al costo di un’auto, per un primo intervento concreto

Nemmeno questo è stato considerato degno di attenzione. Nessun impegno, nessuna apertura, nessun passo verso chi chiede sicurezza. Chi vuole proteggersi dovrà arrangiarsi: installare allarmi, montare grate, spendere di tasca
propria.

Il Comune resta fermo. I cittadini si difendono da soli. L’attuale amministrazione, che prometteva discontinuità, si rivela ogni giorno più incerta e priva di coraggio. Non c’è alcuna svolta. Solo una copia sbiadita di modelli già falliti.

Chi avrebbe dovuto segnare un cambiamento ha scelto la rinuncia, credendo forse che basti imitare il passato per essere premiati. Ma la sicurezza non si garantisce con le apparenze. Servono decisioni. E quando mancano, la città lo capisce. E lo ricorda.

foto e comunicato stampa